MANUELA MARZIANI
Cronaca

Suonano le campane. Giornata d’oro a Parigi. Cornegliani e Boggioni firmano le imprese

Trionfi nell’handbike e nel nuoto. Si preparano feste a Villanterio e Pavia

Trionfi nell’handbike e nel nuoto. Si preparano feste a Villanterio e Pavia

Trionfi nell’handbike e nel nuoto. Si preparano feste a Villanterio e Pavia

VILLANTERIO (Pavia)

Campane a festa ieri a Bolognola, una frazione di Villanterio. Le ha suonate il parroco don Luca Roveda che ha voluto far sapere in diretta a tutta la comunità quello che poi ha comunicato anche sui social "la grande vittoria del nostro Fabrizio Cornegliani, medaglia d’oro ai giochi paralimpici di Parigi". L’atleta azzurro ha dominato la cronometro H1 di handbike ottenendo uno stupendo 11° oro per l’Italia e la medaglia numero 37 della spedizione italiana. Cornegliani, 55 anni, è riuscito a mettersi dietro tutti gli avversari riuscendo a migliorare l’argento ottenuto ai Giochi di Tokyo 2020 e ottenere un’altra medaglia d’oro nella crono H1, dopo l’ultima vinta ai Mondiali di Cascais.

"È una vita che inseguo questo obiettivo - ha commentato l’atleta pavese -. Sono uno sportivo da sempre, da che ho memoria corro contro il tempo. Ho iniziato con l’atletica e finisco con il ciclismo. Oggi mi sono tolto quella maledizione dell’argento che mi perseguitava da tempo: l’oro era sempre a un pizzico e non riuscivo a raggiungerlo, ma stavolta ce l’abbiamo fatta". Sempre nell’handbike Martino Pini, trentaduenne di Grosio in provincia di Sondrio, ha conquistato la medaglia di bronzo nella gara di crono su strada H3. Un’altra pavese, Monica Boggioni, ieri nei 50 rana SB3 ha stabilito il nuovo primato paralimpico di 53.70, dominando le heat e centrando l’oro, dopo le due medaglie di bronzo conquistate nei 200 e nei 100 sl. "Ti aspettiamo per festeggiare a palazzo Mezzabarba" ha fatto sapere a Monica il sindaco di Pavia Michele Lissia.

Sono 35 gli atleti lombardi che compongono la delegazione italiana a Parigi. "È il gruppo più numeroso all’interno della delegazione italiana – ha detto l’assessore regionale alla disabilità Elena Lucchini –. Siamo il territorio più rappresentato e per noi è motivo di soddisfazione, perché dimostra l’attenzione che i nostri centri sportivi dedicano a questo movimento". Diversi i successi che si stanno raggiungendo. Un’altra medaglia di bronzo è stata conquistata dalla magentina Daila Dameno nella prova a squadre di tiro con l’arco insieme al veneto Paolo Tonon. Una pioggia di medaglie è arrivata dal nuoto. Il primo a distinguersi è stato il ventiquattrenne milanese Simone Barlaam, argento nei 400 stile libero S9. Un onorevole secondo posto, ma nei 50 rana S3, anche per il quarantaquattrenne cremasco Efrem Morelli, un "veterano" dei giochi paralimpici ai quali partecipa per la quinta volta. Nel ciclismo su pista sul gradino più basso del podio Davide Plebani, guida ventottenne di Sarnico, in tandem con il il piemontese Lorenzo Bernard.

Attualmente il logo paralimpico rappresenta tre “agitos” (dal latino agito, ovvero io mi muovo) in blu, rosso e verde, i tre colori più utilizzati nelle bandiere dei Paesi del Mondo. "È un simbolo dal significato profondo – ha concluso Lucchini –, ma i “cinque cerchi” sono più riconoscibili. Usarli anche per gli atleti con disabilità potrebbe essere un ulteriore elemento di inclusione, perché le gesta atletiche di questi ragazzi non hanno nulla da invidiare rispetto a quelle dei normodotati. Anzi, sono la dimostrazione di come impegno, passione e dedizione sappiano essere più forti anche di eventuali limitazioni fisiche".