
Tecnologia contro il bullismo. Debutta l’intelligenza artificiale
Non tutta la tecnologia è pericolosa, a volte può anche venire in aiuto di chi utilizza più frequentemente cellulari e social. È questa la filosofia della prima app italiana contro bullismo e cyberbullismo che può essere usata per lanciare l’allarme. L’applicazione Convy School è stata presentata ieri nell’auditorium Mutualistica nell’ambito del progetto di educazione alla legalità "Diciamo no al bullismo" del Gramsci. In seguito a un protocollo d’intesa con le famiglie e le strutture pubbliche che operano sul territorio come forze dell’ordine, servizi sociali e associazioni, anche gli studenti dell’istituto comprensivo potranno usare la tecnologia “buona“ per segnalare episodi mandando messaggi come farebbero con un loro amico.
"L’applicazione tramite l’utilizzo di intelligenza artificiale filtra il contenuto dei messaggi e, a seconda dell’entità della richiesta, attiva procedure di intervento (ovviamente tutto seguito e gestito dai referti bullismo della scuola) - ha spiegato il segretario della Uil scuola Rua Lombardia Abele Parente presente alla presentazione insieme a Francesca Ricci segretaria Uil scuola nazionale -. A mio avviso è una buona iniziativa messa in campo da una piccola comunità che si mette in gioco a sostegno dei ragazzi e a prevenzione di situazioni incresciose. Tutt’altro che il processo sanzionatorio paventato dal ministro dell’Istruzione e del merito. La punizione, fine a se stessa, non educa ma inasprisce. Bisogna trovare percorsi condivisi con le famiglie in un processo di rieducazione al rispetto di sé, degli altri e delle istituzioni".
L’applicazione può essere scaricata da chiunque, ma soltanto gli studenti che frequentano scuole in cui è stata adottata Convy School potranno usarla per segnalare episodi di bullismo nel caso in cui ne avessero visto uno, oppure se le vittime sono loro. La particolarità è che il messaggio, una volta inviato, viene cancellato dal telefono del ragazzo che lo invia, ma non sparisce dal cellulare dell’insegnante referente che raccoglie la segnalazione in modo confidenziale e se ne fa carico. L’Ic. "Gramsci" di Mulazzano ha messo in atto una serie di progetti perché solo una specifica azione educativa e culturale può arginare il problema. In quest’ottica è stato elaborato un protocollo per azioni di contrasto e prevenzione, percorsi di formazione tenuti da esperti ed è stato costituito un team antibullismo per coadiuvare i docenti in azioni di prevenzione e interventi di contrasto.