Dalla pistola elettrica al lazo. Gli agenti di polizia locale che per disposizione dell’amministrazione comunale, hanno dovuto abbandonare il taser tra le polemiche, presto potrebbero avere in dotazione il Bolawrap, un dispositivo non letale. L’acquisto di questi strumenti è stato discusso ieri in giunta e oggi sarà oggetto di un incontro che la Uil avrà con l’assessore alla polizia locale Rodolfo Faldini. "Dopo la sospensione della sperimentazione del taser – ha specificato il coordinatore provinciale della polizia locale della Uil Giovanni Latiano – noi abbiamo chiesto degli strumenti sostitutivi da utilizzare quando ci troviamo a fronteggiare situazioni difficili. Abbiamo sempre sostenuto che non era nostra intenzione fare del male a nessuno, ma intendevamo proteggere l’incolumità degli operatori".
Il taser avrebbe dovuto servire proprio come deterrente, ma avrebbe potuto rivelarsi pericoloso nel caso in cui la persona colpita avesse problemi di salute. Il bolawrap, già sperimentato da altri corpi di polizia da Genova a Parma, invece sembra sia uno strumento in grado di immobilizzare malviventi o persone pericolose per sé stesse e per gli altri senza provocare danni fisici. Il dispositivo è composto da un laccio in kevlar (una fibra sintetica dotata di grande resistenza meccanica alla trazione) che viene lanciato verso le gambe o il tronco del soggetto con l’effetto di ottenere una legatura efficace, che ne impedisce qualsiasi ulteriore movimento. Lo strumento, realizzato da un’azienda americana, è dotato anche di un laser guida per la mira e di una cartuccia a salve, che garantisce la proiezione del ‘bola’ alla velocità di oltre 150 metri al secondo fino ad una distanza di 6-7 metri. Esattamente com’era accaduto quando era stato deciso di dotare il corpo di polizia locale del taser, lo strumento dovrà essere nuovamente soggetto a sperimentazione e gli agenti dovranno essere formati prima di poterlo usare.
Manuela Marziani