Pavia, 7 luglio 2015 - Distrutta a colpi di pietra. L’installazione realizzata all’interno della Torre Civica per ricordarne il crollo è stata presa di mira dai vandali. Non si sa ancora quando sia stato mandato in frantumi il cristallo posizionato sopra il laghetto che voleva rappresentare una proiezione virtuale della Torre, se sia successo nella notte tra sabato e domenica quando piazza Duomo era affollatissima di persone oppure l’altra notte. Di certo ieri mattina è stata trovata una voragine e l’installazione mandata in pezzi. «Con precisione non sappiamo che cosa sia stato gettato dentro – ha detto il sindaco Massimo Depaoli –, forse dal lato che si affaccia sulla piazza sono stati lanciati alcuni dei sassi che si trovavano accastati a lato della recinzione». L’importante adesso è cercare di individuare i responsabili. «La Polizia Locale sta visionando tutti i filmati delle telecare di sorveglianza – ha aggiunto il sindaco – crediamo di risalire agli autori del gesto. E, se riusciremo a individuarlo, oltre a denunciarlo, gli chiederemo di pagare i danni». L’installazione costata 100mila euro per realizzare una vasca d’acqua all’interno della quale creare un gioco di specchi per cui in ore serali si dovrebbe vedere la proiezione di una torre civica, quindi per il momento non sarà riparata.
«Aspettiamo di trovare il vandalo che l’ha danneggiata – ha proseguito il primo cittadino – e poi vedremo come intervenire». Nel frattempo però, ci si interroga sui sistemi protezione dei resti della torre. L’installazione, infatti, è protetta da una cancellata che evidentemente non è inviolabile. «Purtroppo di fronte all’inciviltà spicciola – ha ricordato il sindaco Depaoli – non ci sono protezioni e recinzioni che tengano». Per il momento l’intenzione arrivata attraverso un concorso di idee di evocare la presenza della Torre crollata, anche se ribaltata al contrario, è stata violata. Quel progetto che prima ha raccolto critiche perché l’installazione sembrava più simile a una vasca per i pesci che a un degno modo di ricordare quanto accaduto in quel 17 marzo 1989, continua ad essere preso di mira. Non solo a parole, purtroppo. E con quel grande sasso lanciato che ha mandato in frantumi il cristallo posato a protezione della vasca, non è stata soltanto violata l’installazione, ma l’intera memoria dei pavesi.
manuela.marziani@ilgiorno.net