GABRIELE
Cronaca

Treni pavesi i peggiori. Che pazienza

Moroni Se siete pendolari in provincia di Pavia e avete mai sognato di arrivare in orario, sappiate che probabilmente state chiedendo...

Moroni Se siete pendolari in provincia di Pavia e avete mai sognato di arrivare in orario, sappiate che probabilmente state chiedendo...

Moroni Se siete pendolari in provincia di Pavia e avete mai sognato di arrivare in orario, sappiate che probabilmente state chiedendo...

Moroni

Se siete pendolari in provincia di Pavia e avete mai sognato di arrivare in orario, sappiate che probabilmente state chiedendo troppo. Trenord conferma: i treni pavesi sono i peggiori della Lombardia per puntualità. A settembre, oltre il 10% dei convogli ha accumulato ritardi superiori a 15 minuti, una prestazione che potrebbe far impallidire persino i treni della ben nota ex Circumvesuviana. Le linee “incriminate“? Un tris d’oro del disagio: la S13 Pavia-Milano, la Mortara-Vigevano-Milano e la Stradella-Pavia-Milano. Non importa, infatti, che il sistema di monitoraggio sia stato “aggiornato“. Ora la puntualità si misura con la generosità di un quarto d’ora di ritardo invece dei soliti 5 minuti. Il problema persiste e peggiora. Insomma, cambiare le regole del gioco non ha portato fortuna a Trenord. Magari il prossimo step sarà introdurre un nuovo standard, tipo "puntualità entro la giornata". Ironia a parte, il pendolare pavese è ormai una figura mitologica, armata di pazienza infinita, podcast scaricati e libri ben forniti. Se tutto ciò non bastasse, c’è sempre l’arte della meditazione alla fermata. Sarebbe forse giunto il momento di invertire la tendenza, senza ipotizzare di ribaltare il problema sui pendolari/clienti tagliando corse o togliendo stazioni, ma migliorando il servizio, perché – diciamolo – un pendolare che arriva puntuale è un cliente felice. Nel frattempo, cari pendolari pavesi, mettetevi comodi: il viaggio sarà lungo, molto lungo.

Simona Vercesi

Stradella (Pavia)

"La pazienza è meglio del coraggio perché sa sopportare i mali che non si possono evitare". Se Cicerone (a cui si deve l’aulica frase) fosse vissuto in tempi di pendolarismo, la penserebbe allo stesso modo?

mail: gabrielemoroni51@mail.com