UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Tributi e contravvenzioni non pagati. Il Comune perde 25 milioni in 7 anni

Gli ultimi crediti inesegibili, da 4,5 milioni, incrementano il tesoretto in negativo

Le multe e la Tari non incassate hanno fatto lievitare i crediti che il Comune non può più riscuotere

Le multe e la Tari non incassate hanno fatto lievitare i crediti che il Comune non può più riscuotere

Una montagna di soldi che non entrerà mai nelle casse comunali. Sono poco meno di 4 milioni e mezzo di euro i crediti che per l’amministrazione pubblica sono diventati inesigibili o sono caduti in prescrizione, una buona metà dei quali rappresentati da tributi e contravvenzioni. Un totale di denaro che va a sommarsi a quello già lasciato per strada negli anni passati. Quanto? Molto. Negli ultimi 7 anni si parla di una somma prossima ai 25 milioni di euro. Si tratta di un indice, decisamente troppo alto, che interessa in particolare le multe e la Tari, la tassa per la raccolta dei rifiuti, che colloca Vigevano ben al di sotto di quel 78% che è media nazionale degli incassi dei tributi da parte dei Comuni italiani. Parliamo ovviamente di un dato medio che si differenzia molto rispetto alle aree geografiche e che, se al nord si avvicina al 90%, al sud si mantiene molto al di sotto della media. E il dato vigevanese è più in linea con il secondo che non con il primo. Soluzioni? Provare a stringere le maglie e a intensificare i controlli. In questo senso qualche indicazione più precisa potrebbe arrivare già il mese prossimo quando in consiglio comunale approderà il bilancio consuntivo 2024 e in quella sede, tra le altre cose, sarà possibile formulare proposte valide per contrastare un fenomeno che si ripercuote direttamente sulle casse comunali e sui cittadini che pagano regolarmente quanto dovuto.

Come ha fatto notare il consigliere dem Alessio Bertucci, "non si tratta soltanto di un problema di soldi ma anche di etica; non può passare il messaggio che chi non paga non vada incontro a conseguenze". Proprio per andare incontro al difficile momento storico e alle difficoltà che le famiglie si trovano ad affrontare, il Pd aveva lanciato la proposta di rendere più accessibili i servizi prevedendo la gratuità della mensa scolastica per tutti, un obiettivo che si deve capire se è possibile raggiungere. Certo se nelle casse comunali fossero entrati tutti i denari previsti, la qualità e la quantità dei servizi sarebbe stata diversa; ora però quello che richiede la maggiore urgenza è intervenire in modo efficace sull’evasione.

Umberto Zanichelli