Sarà l’autopsia, in programma oggi, a stabilire le cause del decesso. L’esame autoptico è stato disposto dalla Procura di Pavia nell’ambito del fascicolo aperto per l’ipotesi di reato di "morte in conseguenza di altro delitto", al momento nei confronti di ignoti. La donna, 38enne con problemi di dipendenze, era stata trovata morta nella sua abitazione a Lungavilla, martedì scorso, verso le 20, al rientro del convivente dal lavoro. Anche il presunto orario del decesso, che probabilmente risale ad alcune ore prima del ritrovamento, deve essere stabilito dall’autopsia. Un accertamento tecnico che va incontro alle richieste della famiglia, in particolare del fratello che se ne fa portavoce, di far piena luce sull’accaduto: "Mia sorella da tempo stava attraversando un periodo difficile, ma vogliamo sapere cosa è successo, chiediamo che sulla sua morte non resti alcun dubbio". Tra le ipotesi delle cause che potrebbero aver portato alla morte della donna, l’assunzione di droghe o farmaci, che potrà essere confermata o smentita dagli esiti degli esami tossicologici nell’ambito dell’autopsia. Forse anche intenzioni suicide, che al momento non avrebbero però trovato riscontri.
A breve era attesa la condanna definitiva in un precedente procedimento penale per reati commessi negli scorsi anni, che l’avrebbe fatta finire in carcere. "Era preoccupata – ammette al riguardo il fratello –, ma non crediamo che questo c’entri con la sua morte". L’ipotesi di reato per la quale la Procura ha aperto il fascicolo è quella solitamente utilizzata in caso di decessi legati a droghe, la cui cessione sarebbe appunto il delitto che può aver provocato la morte. Si devono comunque attendere gli esiti dell’autopsia, dai tempi non immediati.
Stefano Zanette