PIERANGELA RAVIZZA
Cronaca

Truffe al cimitero, indagini in corso

Telefonate ai cittadini: "La concessione della tomba dei suoi cari è scaduta". Ma è un imbroglio

Indagano i carabinieri

Stradella (Pavia), 23 agosto 2020 - «Signora , la concessione cimiteriale della tomba dei suoi cari è scaduta. Prepari i soldi in contanti che passa un nostro incaricato per regolarizzare la pratica". Più o meno questo il contenuto della telefonata truffa ricevuta da alcuni cittadini di Stradella che ha fatto scattare l’allarme, con tanto di avviso diramato dal Comune, che ha anche allertato sia la polizia locale sia i carabinieri. Non a caso la stessa segnalazione è stata fatta anche in altri comuni della zona, come nel caso di Portalbera.

"Abbiamo appreso questo tentativo, non riuscito, da alcuni anziani residenti in città – dice il vicesindaco ed assessore Dino Di Michele che ha anche la delega ai servizi cimiteriali – e alcuni di loro, anziché cadere nel tranello, hanno subito verificato chiamando gli uffici comunali. E si è scoperto che si trattava di una truffa. È opportuno ricordare, fra le altre cose, che il Comune non chiede mai soldi in contanti e se bisogna pagare per qualche servizio, bisogna avvalersi dello sportello della banca tesoriere e comunque, per le concessioni cimiteriali gli interessati ricevono un’apposita lettera del Comune".

La nuova frontiera della truffa, insomma, non conosce limiti. Nel caso di Stradella sono state prese di mira alcune persone anziane che effettivamente devono rinnovare la concessione cimiteriale ed altre che, invece, non c’entravano nulla. "È un malintenzionato abbastanza furbo ed informato – fa sapere l’assessore – perché chiede soldi per il rinnovo dei giardinetti (tombe esterne) che hanno scadenze più brevi delle concessioni dei loculi che sono di 60 anni. Non escludo che possa essere qualcuno che si è fatto anche un giro al cimitero alla ricerca delle tombe più vecchie". Avvisi alla popolazione sono stati divulgati anche a Portalbera. "Da noi – dice il sindaco Pierluigi Bruni – non ci risultano casi di tentate truffe però siamo stati allertati dai carabinieri e abbiamo subito informato i residenti". Il fenomeno delle truffe, soprattutto ai danni di anziani, pur con una sempre meticolosa opera di prevenzione e informazione è sempre purtroppo, in primo piano e, ora, come capitato anche a Robbio, fa leva anche sulle paure per il rischio Covid. "Nessun ente – viene, però, precisato – telefona a casa per chiedere soldi in contanti. Se succede, sono truffatori e bisogna avvertire subitole forze dell’ordine".