STEFANO ZANETTE
Cronaca

Uccise con l’auto un maestro in bici. La Procura: condannatela a tre anni

Pavia, l’istanza avanzata nell’ambito del processo con rito abbreviato

L’insegnante Loredana Casale è imputata dell’omicidio stradale di Daniele Marchi I suoi difensori contestano le aggravanti dell’omissione di soccorso e della fuga

L’insegnante Loredana Casale è imputata dell’omicidio stradale di Daniele Marchi I suoi difensori contestano le aggravanti dell’omissione di soccorso e della fuga

L’accusa ha chiesto la condanna a tre anni per aver travolto con l’auto e ucciso il maestro d’asilo Daniele Marchi, 50 anni, mentre andava al lavoro in bicicletta la mattina del 23 gennaio 2023 in viale Resistenza, a Pavia. La richiesta è stata formulata nell’udienza di ieri al processo che si sta celebrando con rito abbreviato a carico di Loredana Casale, docente di istituto superiore. L’imputata è accusata dei reati di omicidio stradale e omissione di soccorso con l’aggravante della fuga, e di aver invertito il senso di marcia in corrispondenza di un’intersezione.

Inizialmente la Procura aveva chiesto l’archiviazione per la fuga contestando solo l’omicidio stradale ma i familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Marco Casali, si erano opposti alla richiesta di archiviazione e l’opposizione era stata accolta dal giudice, che aveva chiesto alla pm Valentina Terrile di riformulare le contestazioni, come poi avvenuto alla fine di gennaio, quando la difesa ha richiesto il rito abbreviato e il gip aveva rinviato l’udienza a ieri per la notifica del verbale all’imputata. L’iter giudiziario è proseguito con l’udienza di ieri in cui il pm ha chiesto la condanna a tre anni, due in meno rispetto alla pena base prevista dal Codice penale, tenendo conto del rito abbreviato con cui si sta svolgendo il processo ma anche delle attenuanti generiche.

Nell’intervento della difesa dell’imputata sono state messe in discussione le accuse di omissione di soccorso e di fuga. L’udienza è stata aggiornata al 5 giugno, quando il processo dovrebbe concludersi con la sentenza.

Stefano Zanette