NICOLETTA PISANU
Cronaca

Contromano, uccise una 22enne: patteggia un anno e quattro mesi

Pavia, aveva imboccato al contrario la tangenziale Ovest

LA TRAGEDIA A sinistra, il punto dell’impatto. Nel riquadro, Giulia Scolari (Torres)

Pavia, 12 giugno 2015 - Una vita interrotta a ventidue anni, per un errore, in uno schianto lungo la tangenziale Ovest di Pavia. Ieri si è conclusa la vicenda giudiziaria seguita alla morte della giovane Giulia Scolari, uccisa in un incidente stradale il 3 aprile dell’anno scorso. Una sua coetanea pavese, T.S., ha patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione per omicidio colposo davanti al Gup di Pavia. I genitori di Giulia, che all’inizio si erano costituiti parte civile al processo, sono stati precedentemente risarciti dall’assicurazione.

L'imputata una studentessa universitaria, è la ragazza che si trovava alla guida della Fiat Punto contro cui si schiantò la Lancia Ypsilon condotta dalla vittima. Giulia, che lavorava come segretaria, intorno alle 23 stava tornando dalla palestra che frequentava a San Martino Siccomario. Stava percorrendo la tangenziale Ovest verso la strada provinciale 35, tornando a casa a Vellezzo Bellini. Ma all’improvviso, si era trovata davanti la Fiat Punto con a bordo la coetanea e altri quattro ragazzi. La conducente aveva infatti imboccato contromano la rampa allo svincolo per l’uscita Istituti Universitari. L’impatto, frontale, fu violentissimo.

Giulia, nonostante i rapidi soccorsi morì, i ragazzi rimasero feriti in modo non grave, solo uno di loro era stato ricoverato in prognosi riservata cautelativa per alcune fratture al volto. I feriti non hanno poi citato a giudizio la conducente. La Procura di Pavia in seguito all’accaduto aprì un fascicolo per omicidio colposo.

La giovane T.S nell’iter processuale è stata assistita dal legale Grazia Lanfranchi: «Il consulente dell’accusa ha evidenziato carenze nella segnaletica proprio in prossimità del punto di separazione delle due carreggiate, dove si è verificato l’incidente – racconta –. Il cartello di divieto d’accesso doveva essere posizionato sulla destra della carreggiata nord, mentre si trovava sull’estremità sinistra, inoltre la barriera centrale sarebbe dovuto essere più estesa. Tutto questo, complice anche il buio, ha tratto in errore la mia assistita. Le modifiche alla segnaletica sono state apportate solo dall’ottobre dell’anno scorso».