
Alberto Villani, la vittima
Pavia, 4 aprile 2018 - Sul caso del broker pavese trovato morto in Messico, il 37enne Alberto Villani, ucciso con due colpi di pistola alla nuca, le informazioni che sarebbero state rilasciate sabato dalla Procura generale dello Stato di Morelos sono state smentite ieri dall’avvocato milanese che assiste la compagna della vittima: «È tutto falso – dice Marco Ventura, legale di Corina Astrid Rodriguez, 28enne originaria di El Salvador, compagna del broker e madre dei due figli di 4 anni il primo e 4 mesi il secondo – Sia in Italia che in Messico Villani non aveva nessun precedente penale e non risulta che fosse coinvolto in affari illeciti: la Procura non ha reso nessuna dichiarazione in tal senso».
Come riportato anche da organi di informazione online in Messico, sul sito internet della Fiscalìa General (la Procura generale) dello Stato di Morelos in Messico, si trova però il comunicato, datato sabato 31 marzo, che riferisce del ritrovamento del cadavere, dell’identificazione e delle indagini in corso. Lì si riferisce anche che «le autorità consolari hanno dichiarato che Alberto Villani Olivares aveva precedenti penali», e che «secondo le indagini avviate dalla Procura Generale, Villani Olivares ha svolto attività illecite». Di precedenti penali a carico della vittima però non ne risultano neppure alla polizia di Pavia, che aveva raccolto la prima denuncia di scomparsa da parte della compagna. «Tramite il consolato – riferisce l’avvocato Marco Ventura – ci hanno spiegato che in Messico non hanno l’uso di fare comunicati stampa. La notizia dell’omicidio è infatti uscita prima in Italia. Anche guardando la cronologia delle notizie apparse online, si vede chiaramente che gli organi d’informazione messicani hanno riportato le notizie uscite prima dall’Italia».
Da Pavia la compagna della vittima aveva riferito di aver avuto contatti diretti con le autorità messicane, ma «il contatto – precisa il legale – è stato limitato all’aspetto del riconoscimento della vittima. Non ci risulta che debba essere sentita dall’autorità giudiziaria, anche se è comunque a disposizione degli inquirenti italiani e messicani e ha ricevuto assistenza dal Consolato italiano, che si sta interessando del caso». Corina Astrid Rodriguez non ha in programma di andare in Messico: «Non ne ha neppure la possibilità – conferma il legale – anche per le condizioni economiche, in particolare ora, dopo la morte del compagno». Per il rimpatrio della salma si sarebbe attivato il Consolato spagnolo: la madre della vittima vive infatti a Valencia, dove Alberto Villani era nato, con doppia cittadinanza per il padre originario della Romagna.