MANUELA MARZIANI
Cronaca

"Un varano nello Staffora", tutto falso. Allarme per un rettile pericoloso

Segnalazione dall’Ats ai carabinieri. Ore di indagini, poi tutto pronto per la cattura. Alla fine la scoperta

Il rettile pericoloso così come appariva nel filmato fatto pervenire dall’Ats ai carabinieri In realtà era un video girato all’estero

Il rettile pericoloso così come appariva nel filmato fatto pervenire dall’Ats ai carabinieri In realtà era un video girato all’estero

RIVANAZZANO (Pavia)Un rettile di enormi dimensioni e molto pericoloso filmato nel torrente Staffora, in prossimità del ponte che si trova nel territorio di Rivanazzano. L’allarme è scattato nel pomeriggio di giovedì, quando ai carabinieri forestali di Rivanazzano è arrivato un video nel quale si vede un varano con delle persone che parlano in italiano. Di primo acchito il video sembrava reale, tanto più che ai militari era arrivato da una fonte ufficiale, un veterinario di Ats. Considerata la pericolosità dell’animale che poteva essere un drago di Komoto o un varano, il primo pensiero dei forestali è stato quello di mettere in sicurezza l’area e allertare i sindaci e la Prefettura. Eppure in quelle immagini qualcosa non convinceva: non sembrava che fosse stato girato veramente sulle sponde dello Staffora. I militari hanno lavorato tutta la notte per riuscire a ricostruire il puzzle fino a chiarire la vicenda soltanto nel pomeriggio di ieri. Mentre, infatti, si occupavano di accertare l’autenticità delle immagini, pensavano a predisporre tutto quanto era necessario per l’eventuale cattura del raro esemplare che in Italia non è presente, ma avrebbe potuto essere stato importato da cucciolo e poi liberato nel momento in cui era diventato troppo ingombrante da tenere in casa. Dopo aver coinvolto degli erpetologi, i militari hanno appurato che poteva trattarsi di un varano, non di un drago di Komoto, ma di una rara specie di rettile corpulento, con un collo molto forte, che gli consente di strappare la carne delle prede.Un animale carnivoro che, secondo una leggenda, avvertiva la gente che i coccodrilli erano nelle vicinanze. I carabinieri hanno così contattato degli operatori specializzati di Milano per catturare l’esemplare che appartiene a una specie protetta, si sono attrezzati di gabbie e hanno preso accordi con un centro specializzato di Perugia che avrebbe potuto accogliere il varano e ospitarlo per il resto della sua esistenza. Nel frattempo hanno verificato se ci fossero denunce di importazioni di cuccioli di questa specie e non ce n’erano. Di conseguenza il varano avrebbe potuto trovarsi in provincia di Pavia illegalmente, visto che sul web non era presente un video che ritraesse l’esemplare. In realtà, invece, il grosso rettile era stato ripreso all’estero da un viaggiatore che era partito dal nostro territorio e volutamente diffuso come se si trovasse nei corsi d’acqua della provincia. Ora i carabinieri forestali agiranno nei confronti dell’autore del video che ha allarmato il web.