MANUELA MARZIANI
Cronaca

Universitari con una sola mensa aperta: disagi e attese anche di 40 minuti

Pavia, accessi possibili in questa fase solo al collegio Castiglioni. C’è chi mangia in strada, nel bagno o in corridoio

Studenti universitari in coda in attesa di entrare alla mensa

Pavia - Qualcuno va a caccia di un raggio di sole per non consumare il pranzo al freddo, altri cercano un’aula vuota nella speranza di non essere allontanati e altri ancora si devono accontentare del bagno o del corridoio. La pausa sta diventando stressante per gli studenti universitari dal momento in cui la mensa centrale è chiusa in attesa di trovare un gestore.

A peggiorare la situazione ora ci si è messo anche il Covid che, a causa di un caso di positività, ha costretto Edisu a sospendere temporaneamente il servizio del collegio Fraccaro. "La mensa del Fraccaro dovrebbe riaprire giovedì - ha detto Bruno Scordo incontrato alla mensa del collegio Castiglioni, l’unica al momento attiva in centro -. Fortunatamente oggi (ieri per chi legge, ndr ) ci sono poche persone, solitamente sono di più e chi arriva attorno alle 13 deve aspettare parecchio".

Anche 40 minuti è il tempo d’attesa per chi arriva nell’ora di punta, quella tra le 13 e le 14 quando le lezioni sono sospese. "Solitamente frequento la mensa del Cravino - ha aggiunto Tommaso Rotundo al suo primo anno a Pavia - che è più spaziosa. Terminavo le lezioni alle 12 al polo scientifico e andavo subito in mensa, così trovavo poche persone. Quando invece finivo alle 13 dovevo aspettare fuori. Se non fossimo ancora in piena pandemia, le mense basterebbero, dovendo invece rispettare le regole di distanziamento, non sono sufficienti". Anche Chiara Cabras cerca di andare a pranzare prima di mezzogiorno per evitare la coda. "Negli ultimi giorni la situazione è peggiorata - ha notato -. Di solito non ho occasione di venire alla mensa del collegio Castiglioni che è l’unica aperta anche di domenica con una notevole fila di persone. Nel secondo semestre però, se non cambierà qualcosa, rischierò di fare tardi alle lezioni del pomeriggio". "Le mense sono sovraffollate – ha sottolineato Laura Lavecchia, al terzo anno di Università – e con il Covid gli ingressi sono limitati. Quando ho lezione sia al mattino che al pomeriggio preferisco saltare la pausa per non stressarmi ulteriormente. Altrimenti dovrei andare in un bar a mangiare un panino o la piadina a prezzi naturalmente più alti".

Un pranzo completo consumato in mensa costa 6,50 euro "e il servizio è molto buono" ha ammesso Simone Agutoli segretario del Coordimento per il diritto allo studio. "Purtroppo a Pavia mancano i punti di ristoro - ha aggiunto Agutoli - e questo accade da tempo. Nel momento in cui la Regione ha tagliato i finanziamenti, Edisu ha dovuto fare dei sacrifici e cercare un gestore per la mensa centrale. Ma non è un’impresa facile. Ora è chiusa anche la mensa del collegio Fraccaro. Speriamo non capiti più in futuro. Occorre trovare spazi adeguati per il pranzo degli studenti. Non è possibile che siano costretti a mangiare nei corridoi o in bagno".