
I banchi della Giunta in Consiglio comunale
Oltre 145mila euro per i contenziosi sono stati accantonati dall’amministrazione comunale. Una somma troppo elevata secondo l’opposizione, soprattutto perché al 1 gennaio dello scorso anno la cifra messa da parte era di 41mila euro, che al 31 dicembre sono diventati 145.744, 81 euro. "Un importo congruo", secondo il revisore dei conti, ma Marzia Testa di San Genesio Futura nell’ultima seduta del Consiglio comunale ha chiesto chiarimenti. "Che cosa comprende questo fondo, che deve essere costituito per legge? – ha domandato Marzia Testa – In quali procedimenti è coinvolta l’amministrazione?" A questi interrogativi l’assessore al Bilancio Marco Tuzzi ha risposto che "la legge impone agli enti locali di prevedere in bilancio un accantonamento prudenziale quando esiste un rischio di contenzioso con possibile soccombenza. L’importo è stato calcolato dagli uffici sulla base vertenze in corso e alle probabilità di esito negativo". Una risposta che non ha convinto l’opposizione: "L’unico contenzioso di cui siano a conoscenza - ha ribadito Testa - è quello che riguarda l’inchiesta Clean I nel quale l’ente è parte lesa. Questo fondo è destinato alla parcella degli avvocati? Non è troppo esosa?"
Molti i dubbi poi sollevati sull’accantonamento: "Un conto è la costituzione di parte civile in cui il Comune è parte lesa – ha commentato San Genesio Futura – e un altro è l’ipotetica soccombenza di cui ha parlato il segretario comunale. L’ente dovrebbe essere risarcito e non condannato a risarcire". Per cercare di sgombrare il campo dalle perplessità, nel confermare che l’unico procedimento è quello che riguarda Clean I, l’assessore Tuzzi ha replicato che, "se non dovessero essere utilizzati, quei 145mila euro rimarrebbero come avanzo di amministrazione e si aggiungerebbero ai 150mila dell’avanzo di oggi". Quanto all’inchiesta nella quale è indagato il sindaco Enrico Tessera, oltre a una funzionaria comunale, l’opposizione ha chiesto di mettere a verbale che non un euro venga utilizzato per le difese personali. "Posso mettere a disposizione tutte le fatture pagate agli avvocati - ha sottolineato il primo cittadino -. Mi sono sempre difeso a spese mie, non ho mai utilizzato i fondi comunali".