
Alice Moggi, vicesindaca e assessora alla Mobilità e alla Legalità di Pavia
PAVIA – Che non si possa guidare mentre si è al telefono, lo sanno tutti. Che non si possano leggere o rispondere ai messaggi, anche. Che il telefono non possa neppure essere tenuto in mano, lo sanno in pochi. Lo ignorava anche la vicesindaca e assessora alla Mobilità del Comune di Pavia, Alice Moggi, che per questo è stata multata dalla polizia locale e le è stata sospesa la patente di guida. È accaduto l’altro pomeriggio in viale Taramelli, che l’amministratrice stava percorrendo mentre parlava al telefono usando il vivavoce dell’auto. Una pattuglia le ha chiesto di accostare, lei ha eseguito continuando la sua conversazione.
L’ammissione
“Non avevo nulla da nascondere – commenta l’assessora Moggi –, non mi ero neppure accorta d’avere in mano il telefono. Ormai è diventato un prolungamento del nostro arto”. Gli agenti, pur avendo riconosciuto l’amministratrice, hanno deciso di elevare una sanzione da 250 euro e la sospensione della patente. Lo prevede l’articolo 173 del nuovo codice della strada in base al quale “è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare (utilizzandone uno solo, ndr) purché il conducente abbia adeguate capacità uditive” e sempre che non richiedano “per il loro funzionamento l’uso delle mani”.

La sospensione della patente va da 15 giorni a 2 mesi e ancora Alice Moggi non sa per quanto tempo non potrà guidare. “La legge non ammette ignoranza – ammette l’assessora e vicesindaca –, io ho sbagliato e pagherò. Quando salgo in auto il mio telefono si collega immediatamente con il vivavoce e non mi sono più neppure accorta d’avere l’apparecchio in una mano. Non ci ho fatto caso”.
I numeri
Nei primi tre mesi del 2025 in provincia di Pavia sono state 358 le patenti ritirate perché gli autisti sono stati sorpresi alla guida con un tasso alcolemico superiore al consentito oppure con il cellulare in mano. Ironia della sorte proprio per questa sera a Pavia è previsto un Consiglio comunale aperto sui temi della mobilità. In discussione la proposta di trasformare Pavia in Città 30 e non è escluso che la sanzione comminata alla vicesindaca - sua anche la delega alla Legalità- possa essere uno degli argomenti affrontati.

“Se vogliamo una città più verde – aggiunge l’assessora Moggi – e più sicura, dobbiamo pensare a cambiare. La sanzione che mi è stata comminata non c’entra. Anzi, da quanto mi è accaduto possiamo imparare una lezione: l’attenzione non è mai abbastanza. Quindi faccio un appello a me e ad altri di fare ancora più attenzione”.