Vigevano (Pavia), 16 dicembre 2024 – Dovrà arrivare entro una settimana, più probabilmente tra oggi e domani, la decisione del Riesame sulla richiesta di revoca degli arresti domiciliari presentata dal sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, raggiunto dalla misura cautelare lo scorso 28 novembre per l’ipotesi di reato di corruzione.
Ieri mattina il primo cittadino, assistito dal suo legale, l’avvocato Luca Angeleri, è comparso davanti al collegio presieduto dalla dottoressa Luisa Savoia dopo l’impugnazione del provvedimento firmato dal gip Luigi Riganti. Per la difesa non esisterebbe alcun presupposto perché Ceffa, ora sospeso dal suo incarico per decisione del prefetto di Pavia, debba restare ristretto ai domiciliari. Apparso molto provato dagli eventi, Ceffa ha lasciato che a parlare fosse il suo legale.
“Abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo – commenta il legale – Il sindaco Ceffa è molto sereno. Abbiamo dato al Tribunale tutte le argomentazioni per le quali l’ordinanza del Gip deve essere annullata, sia dal punto di vista degli indizi di grave colpevolezza, che a nostro avviso non ci sono, sia soprattutto per le esigenze cautelari, visto che i fatti risalgono a un anno e mezzo fa. E in più non ci sono possibilità di reiterazione del reato”.
Ai domiciliari ci sono anche Roberta Giacometti, 43 anni, avvocato, unica eletta della lista di appoggio di Ceffa “Vigevano Riparte“, alla quale secondo l’accusa sarebbe stata affidata, per mezzo di una prestanome, una consulenza di 6mila euro allo scopo di garantire al primo cittadino il suo voto in una situazione delicatissima di “numeri“ in consiglio; Veronica Passarella, 52 anni, amministratore unico di Asm Vigevano e Lomellina; Matteo Ciceri, amministratore unico di Vigevano Distribuzione Gas e il direttore amministrativo di Asm Vigevano e Lomellina Alessandro Gabbi, 52 anni.