
Giuseppe Albrizzi mostra la croce che era stata disegnata da Antonio Vedele ex datore di lavoro e suo maestro (Torres)
Vidigulfo (Pavia) 22 aprile 2025 -Jorge Mario Bergoglio. Si sentiva un pastore di anime e non a caso aveva deciso di indossare una croce semplice, ma dal notevole valore simbolico nella quale viene raffigurato proprio un pastore con l’agnello sulle spalle e dietro il suo gregge.
Si è sempre presentato più come vescovo di Roma, che come Papa,Un’opera artigianale realizzata minuziosamente nel laboratorio di via Manenti a Vidigulfo. D’argento, lunga 41 millimetri, larga 26 per 3 di spessore pesa 4,4 grammi è stata disegnata da Antonio Vedele, ex datore di lavoro e maestro di Giuseppe Albrizzi, che quando ha aperto la propria attività ha ricevuto in dono l’originale da riprodurre. Quando Papa Francesco è stato eletto il 13 marzo 2013 e si è affacciato per salutare la piazza, l’artigiano ha riconosciuto subito che quella croce era stata creata a Vidigulfo e ha letto il forte simbolismo che la croce nascondeva con il simbolismo del “buon pastore”. “Realizziamo artigianalmente ogni croce e ogni pezzo che esce dal nostro laboratorio - fanno sapere da via Manenti -. Papa Bergoglio ce l’ha da anni, forse dal 1998 quando era ancora vescovo. Sicuramente l’allora cardinale Bergoglio la indossava quando è entrato per partecipare al Conclave dal quale è uscito pontefice”.
La croce, infatti, è quella che solitamente indossano i vescovi, Giovanni Giudici, quando era vescovo di Pavia ne aveva una identica. “Come tutti gli oggetti d’arte sacra che produciamo - aggiungono dal laboratorio - non è stata pensata appositamente per il pontefice. Noi realizziamo gli oggetti e li diamo a un distributore che poi li vende a Roma. Ci sono oltre 500 modelli di croci, alcuni dei quali non vengono più prodotti perché non hanno più mercato. Un tempo, infatti, erano più richiesti i modelli più moderni, ora vengono preferiti quelli più classici”.
Papa Francesco, invece, è rimasto fedele sempre allo stesso modello, come se volesse comunicare attraverso quel simbolo il suo modo di essere a capo della Chiesa, con semplicità e rigore senza eccessi. “La croce d’argento e non di ferro come era stato inizialmente ipotizzato - proseguono dal laboratorio - non è l’unica che Papa Francesco possedeva del nostro laboratorio, forse era quella alla quale era maggiormente legato. Ne aveva anche un’altra dorata che è sempre realizzata in argento, ma è placcata oro e forse la indossava in alcuni momenti particolari, di particolare festa”.
Con la morte del pontefice, la “croce del buon pastore” è diventata la più famosa e non solo perché è andata in giro per il mondo, ma perché è rimasta sul petto di Papa Francesco per anni e ora potrebbe essere fusa per dar vita a una nuova croce o passare al successore di Beroglio come fece Benedetto XVI che indossò la croce di Giovanni Paolo II.