Non ha saputo rassegnarsi alla fine della sua relazione con quella donna, parecchio più grande di lui e madre di tre bambini, e ha letteralmente perso la testa. S.R., 20 anni, vigevanese, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Vigevano con le accuse di minacce aggravate, lesioni e violenza privata.
Erano le 14.30 di sabato infatti quando il ventenne ha incrociato la sua ex al volante della sua auto lungo il tratto urbano della statale 494, alla periferia della città. Senza rendersi conto del pericolo che stava provocando, la donna aveva con sé i figli, tutti minorenni, l’ha inseguita e l’ha tamponata a più riprese costringendola a fermarsi forse per un ultimo chiarimento, attuato con tempi e modi del tutto inappropriati. O forse aveva in mente altro perché, una volta davanti a lei, ha estratto un coltello a serramanico e si è è avvicinato con fare minaccioso.
Quello che non aveva affatto previsto è stata però la reazione della donna che non solo non è indietreggiata ma ha ingaggiato con lui una colluttazione nel corso della quale è riuscita anche a sfilargli il coltello: una mossa che le ha consentito di guadagnare attimi preziosi per correre verso la sua auto, salarci e chiudersi dentro con i bambini chiedendo al tempo stesso l’intervento dei carabinieri. Nel frattempo il suo aggressore si era allontanato, ma il suo tentativo di fuga è durato lo spazio di pochi minuti. I militari infatti hanno deciso di effettuare un controllo presso la sua abitazione e, poco dopo, per l’uomo sono scattate le manette ai polsi.
Il ventenne è stato accompagnato in caserma dove è stato trattenuto in attesa del processo per direttissima che si è svolto lunedì mattina. Il giudice monocratico del Tribunale di Pavia ha convalidato l’arresto e rinviato il procedimento disponendo a carico dell’imputato la custodia in carcere.