
Il sindaco Andrea Sala illustra la candidatura di Vigevano a capitale della cultura
Vigevano (Pavia), 4 gennaio 2020 - Capitale italiana della cultura 2021": Vigevano è l’unica città lombarda ad aver presentato la domanda. E’ in compagnia di altri 43 centri italiani che ambiscono a ottenere il titolo istituito dal ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini con la legge Art bonus nel 2014. Il riconoscimento, che ha la durata di un anno, assegna alla città vincitrice un milione di euro per la realizzazione del programma che avrà presentato. "Ci metteremo al lavoro ufficialmente da giovedì - ha spiegato il sindaco di Vigevano, Andrea Sala -. Vogliamo creare un tavolo al quale inviteremo le attività imprenditoriali, le associazioni culturali, la Diocesi e avremo dei funzionari impegnati nella redazione dei progetti".
Due i punti sui quali Vigevano intende puntare: i contenitori e le energie culturali che ha messo in campo in circa 20 anni. "Come contenitori punteremo sulla piazza, sul castello, sul teatro Cagnoni - ha aggiunto il primo cittadino - e proporremo tutte le iniziative che saremo in grado di fare con l’esperienza maturata". Già nel 2015 Vigevano doveva essere candidata, allora era stato il Pd a formulare la proposta poi bocciata in Consiglio comunale dalla maggioranza della Lega. "Allora avevamo altre priorità - ha proseguito Sala -, non era il momento opportuno. Adesso crediamo siano maturate le condizioni: abbiamo ristrutturato alcuni spazi del castello e altri saranno sistemati, siamo entrati nella rete degli enti che hanno organizzato celebrazioni dedicate a Leonardo, abbiamo un museo della calzatura e un ricco contenitore di attività culturali, mentre la Diocesi ha ristrutturato il suo museo. E’ ora di alzare l’asticella e di farlo da soli, ma con una sorta di "chiamata alle armi"". Entro il 2 marzo le città che hanno presentato la propria candidatura dovranno inoltrare i progetti che verranno esaminati da una giuria di sette esperti di chiara fama per arrivare a fine aprile alla selezione di 10 progetti finalisti da invitare in audizione. A quel punto ci saranno dei colloqui ed entro il 10 giugno la giuria indicherà al ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo la candidatura più idonea. Poi sarà il Consiglio dei ministri a formalizzare la vincitrice con una una delibera. Alla città che vincerà sarà garantito un milione di euro per finanziare le iniziative culturali da proporre.
«È la cifra che ci permetterebbe di alzare ulteriormente l’asticella - ha commentato Sala -. Una somma che ci consentirebbe di ottenere molto di più in termini di ritorno economico. L’importante è che la città per prima ci creda e sia pronta a dare battaglia mettendo in campo sinergie e spirito di competizione". In passato il titolo è stato assegnato a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017; Palermo nel 2018, mentre Parma sarà la Capitale italiana della cultura per quest’anno, con un intenso calendario di eventi che partirà il prossimo 12 gennaio alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A concorrere per il titolo del prossimo anno oltre a Vigevano ci sono realtà come Genova, Verona, Pisa, Volterra, Arezzo, Livorno, ma pure L’Aquila, Ascoli Piceno, Ancona, Fano, Verbania, Ferrara, Pordenone, l’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana e Unione dei Comuni della Romagna Forlivese o centri più piccoli come Capaccio, Paestum, Giffoni Valle Piana, Padula, Procida. Alcune regioni come la Campania corrono con sei città, altre come Piemonte, Liguria, Molise, Abruzzo, Basilicata, Calabria e Lombardia con una sola. Tutte sono pronte a mettere in campo le migliori energie per vincere.