Vigevano, 2 dicembre 2022 – E' stata una congiura. Lo dice apertamente il sindaco Andrea Ceffa il giorno dopo la conferma che le dimissioni di 13 consiglieri comunali, presentate mercoledì, non possono essere ritenute valide, così come confermato dal prefetto di Pavia, Paola Mannella.
Ma il “giallo” della tredicesima lettera, quella che avrebbe fatto saltare il banco, sparita per alcune ore, non è ancora chiarito. Per questo l'opposizione unita si è affidata ad un prestigioso studio legale milanese per far mettere a punto un esposto che chieda alla Procura della Repubblica di Pavia di fare luce sull'accaduto.
"La crisi è scaturita dal nulla, senza segnali – spiega Ceffa – e se anche ci fosse stato del disagio o dell'insoddisfazione, se ne sarebbe potuto parlare". Ma secondo il primo cittadino dietro al fallito “golpe” ci sarebbe una regia esterna, un gruppo di persone “molto conosciute in città” che avrebbe accelerato la consegna delle dimissioni. "Se fosse così – aggiunge – sarebbe una cosa da brividi. Sono arrabbiato? No, molto amareggiato per chi ha messo in piedi tutto questo, in una città che nei prossimi tre anni vedrà lavori, già finanziati, per 30 milioni di euro che, in caso di scioglimento del consiglio comunale, sarebbero stati messi a rischio». Intanto il primo cittadini ha chiesto di valutare la possibilità di surroga dei consiglieri dimissionari e la dirigente dell'Ufficio protocollo ha presentato denuncia contro ignoti per lo smarrimento della lettera di dimissioni.