Vigevano (Pavia) – Il Comune non aveva comunicato al cittadino l’annullamento del vecchio permesso di transito nella zona Ztl e per questa ragione il prefetto di Pavia, Francesca De Carlini, ha annullato le multe che l’uomo aveva collezionato in pochissimo tempo, addirittura 146.
Un caso che finirà per fare giurisprudenza nella difficile ricerca di una soluzione al caso che ha interessato moltissimi vigevanesi. Dal momento della attivazione e nell’arco di qualche mese appena i sistemi di videosorveglianza fatti installare dal Comune ai varchi dell’isola pedonale permanente, che nei giorni festivi viene estesa, hanno registrato migliaia di irregolarità portando ad elevare addirittura 15mila multe. Un vero record che, come è facile intuire, ha innescato la reazione dei soggetti interessati che hanno presentato i relativi ricorsi.
Nel caso specifico il problema era legato al mancato rinnovo del permesso di transito nella zona a traffico limitato mentre in molti altri il problema era che i percorsi indicati per accesso e uscita dalla Ztl imposti ai residenti gravavano fino a 100 chilometri mensili sulle loro spalle in quanto non funzionali. Il prefetto di Pavia ha però disposto l’archiviazione delle contravvenzioni perché “non risulta la comunicazione o la notificazione agli interessati dell’entrata in vigore del nuovo regolamento Ztl che avrebbe fatto decadere immediatamente tutti i permessi in quel momento validi”. Per effetto della decisione sono state cancellate le 28 contravvenzioni per le quali era stato presentato il ricorso in Prefettura mentre per le altre 128 la competenza sarà del giudice di pace che oggi inizierà ad esaminarle.
Chiaro è che, forte del pronunciamento prefettizio, il cittadino potrà sperare di vedersi riconoscere la ragione anche in quella sede. Il caso delle multe nella zona Ztl rappresenta una delle maggiori controversie dell’ultimo periodo. Da più parti si era chiesto di rivedere le modalità di transito nell’area; un comitato di cittadini aveva addirittura riprogettato i flussi ma l’amministrazione comunale non ne ha voluto sapere di ritoccare il piano prendendo solo in considerazione la possibilità di concedere ai residenti più di una opzione per l’ingresso e l’uscita dall’area evitando così di essere intercettati dalle telecamere con le conseguenti sanzioni previste.