UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Omicidio-suicidio a Vigevano: mesi di liti dietro l’orrore

Erika Cavalli si era trasferita da qualche settimana. La figlia affidata ad amici

Il luogo del delitto

Vigevano (Pavia), 4 maggio 2019 - Era   una coppia in crisi. Da tempo. Erika Cavalli, la donna di 37 anni uccisa a coltellate mercoledì sera dal marito, Luca Adamo, finanziere di 55 anni che si è poi tolto la vita sparandosi con la pistola di ordinanza, era tornata dai suoi genitori in qualche occasione. Certo, più un atto simbolico che altro, visto che vivono in una porzione della villa dove è avvenuto il massacro. Ma era un segnale di una situazione che non funzionava più.

E infatti da qualche settimana la donna aveva scelto di trasferirsi a qualche chilometro di distanza, non troppo lontano dai genitori e dalla figlia 12enne che era rimasta con il padre. Chi lo ha conosciuto descrive Luca Adamo, che prestava servizio a Corsico, come un ottimo padre. Ma anche come un uomo riservato, per nulla incline alle scenate. E infatti i vicini di casa, e in via Ivrea le case sono davvero vicine, sono rimasti allibiti davanti alla tragedia. Nessuno aveva mai sospettato che quella coppia fosse prossima alla separazione. E forse è stata proprio questa la ragione che ha armato la mano del finanziere, che con un coltello da cucina ha colpito diverse volte la compagna. Dopo aver ucciso la madre di sua figlia, Luca Adamo ha raggiunto il garage, si è seduto, ha impugnato la sua arma e si è tolto la vita.

Gli agenti del vicequestore Anna Leuci, dirigente del commissario di Vigevano, arrivati sul posto poco prima delle 23, avrebbero trovato un foglio con le indicazioni sulla destinazione del patrimonio di famiglia. Un fatto che potrebbe far pensare a un gesto premeditato. Ma potrebbe anche essere una coincidenza. La preoccupazione ora è per la figlia 12enne della coppia: la ragazzina era in casa al momento del fatto, ma non è ancora chiaro se e cosa abbia visto. Di certo ha capito la situazione di pericolo perché si è precipitata a telefonare a una amica della mamma per chiedere aiuto. Ora è stata affidata a degli amici dei genitori. Quando sarà il momento verrà ascoltata per provare a ricostruire l’accaduto. Quei momenti tremendi nei quali ha perso i suoi genitori.