Ad arrestarlo gli agenti del commissariato di Vigevano
Vigevano (Pavia), 18 dicembre 2016 - Al culmine di una discussione, che pare sia nata per futili motivi, ha impugnato una pistola calibro 6.35 e ha esploso un paio di colpi in direzione delle persone con le quali aveva avuto l’alterco, senza colpirle. Poi ha tentato di fuggire ma è stato raggiunto e arrestato. È accaduto venerdì intorno alle 23.20 all’esterno della pizzeria Michelangelo di corso Pavia. L’uomo, D.A.P. 29 anni, vigevanese di origine ma attualmente residente a Marsiglia, in Francia, subito dopo ha tentato di scappare. Ma gli è andata male: gli agenti della Volante del commissariato, che sono arrivati sul posto in pochissimi minuti, lo hanno individuato e inseguito. E poi, dopo che aveva superato un muro di cinta alto tre metri, lo hanno bloccato e condotto negli uffici di viale Libertà per l’identificazione.
In un primo momento l’arma che aveva utilizzato non era stata trovata: sul luogo del fatto gli uomini del vice-questore aggiunto Anna Leuci hanno trovato però un proiettile inesploso ancorché percosso. Le ricerche ovviamente non si sono interrotte e tutta la zona è stata battuta palmo a palmo. E ieri mattina, poco prima delle 8.30, gli agenti hanno rinvenuto poco distante, tra l’erba, una pistola calibro 6,35, dunque compatibile con il proiettile rinvenuto, di fabbricazione francese e priva della prevista punzonatura. Fatto questo che la qualifica come arma clandestina per il cui possesso è previsto l’arresto. Per questo l'uomo è stato accompagnato in carcere a Pavia.
Tra i capi di imputazione che gli sono contestati ci sono le minacce aggravate, gli spari in luogo pubblico, ma anche il porto di arma comune da sparo clandestina. Al momento del ritrovamento l’arma aveva un proiettile in canna e due nel caricatore che ne contiene 6; per cui è lecito ipotizzare che verso i suoi rivali il giovane, che pare fosse in stato di alterazione per l’eccessivo consumo di alcolici, abbia sparato due volte. Sull’accaduto sono comunque in corso gli accertamenti da parte degli agenti che stanno ricostruendo esattamente la sequenza di quei pochi minuti.