STEFANO ZANETTE
STEFANO ZANETTE
Cronaca

Villanterio, palazzina sventrata: il 58enne si è salvato perché era vicino alla porta con il guinzaglio in mano per portare fuori il cane

L’uomo è stato trasferito al Niguarda: dovrà essere sottoposto a interventi di plastica ricostruttiva per le gravi ustioni riportate ma non è in pericolo di vita. Sospetti sul tubo del gas in cucina che collega il piano cottura, potrebbe aver subìto una manomissione accidentale, esclusa l'ipotesi di un gesto volontario

Solo una persona ferita. Quasi un miracolo a Villanterio, nel Pavese, dove una palazzina di due piani in via Donizetti...

Solo una persona ferita. Quasi un miracolo a Villanterio, nel Pavese, dove una palazzina di due piani in via Donizetti...

Villanterio (Pavia), 31 marzo 2025 - E' stato trasferito dal Policlinico San Matteo di Pavia al Centro grandi ustionati del Niguarda di Milano l'uomo di 58 anni rimasto gravemente ferito nell'esplosione che ha sventrato il suo appartamento in via Donizetti a Villanterio nella tarda mattinata di ieri, domenica 30 marzo. Dovrà infatti essere sottoposto a delicati interventi di plastica ricostruttiva per le gravi ustioni riportate a volto, braccia, torace e addome. Ma per fortuna le sue condizioni cliniche generali non comportano un pericolo di vita.

Si sarebbe salvato perché al momento dell'esplosione si trovava vicino alla porta di uscita con il guinzaglio in mano: stava uscendo con il cane. Una circostanza che di fatto porta a escludere l'ipotesi che l'esplosione possa essere stata la conseguenza di un gesto volontario: uscire con il cane per la passeggiata mattutina non è infatti un comportamento compatibile con un tentativo di suicidio aprendo volontariamente il gas, che inizialmente non era stato escluso solo perché causa della maggior parte di simili esplosioni. La porta dell'appartamento al primo piano si trova nella parte interna della palazzina, dalla parte opposta rispetto alle pareti esterne crollate per la deflagrazione, e per questo sia l'uomo che il suo cane si sono salvati.

Nei prossimi giorni dovranno essere effettuati dei primi interventi di demolizione, per scongiurare eventuali crolli, nella palazzina che è stata posta sotto sequestro, mentre proseguono gli accertamenti dei vigili del fuoco e dei carabinieri per chiarire la cause dell'accaduto. Dai primi riscontri sono emersi dei sospetti, ancora da confermare all'esito delle successive perizie, sul tubo del gas in cucina che esce dal muro e collega il piano cottura: potrebbe aver subìto una manomissione accidentale, forse nel corso di lavori, che dovranno essere confermati dal proprietario. Il gas avrebbe comunque saturato solo parzialmente l'appartamento, che se fosse stato del tutto saturo avrebbe provocato conseguenze ancor più gravi, sia per l'inalazione che per un'esplosione con danni strutturali ancora maggiori.