
La palazzina di Villanterio devastata dall'esplosione
Villanterio (Pavia) - Escluso il gesto volontario, resta da chiarire cosa possa aver provocato la fuga di gas che solo per una serie di coincidenze non ha provocato vittime.
L’unico ferito, il 58enne che abitava nell’appartamento sventrato dall’esplosione di domenica mattina in via Donizetti a Villanterio, inizialmente trasportato con l’ambulanza in codice giallo al Policlinico San Matteo di Pavia, è poi stato trasferito al Centro grandi ustionati del Niguarda di Milano. Non è in pericolo di vita, ma dovrà essere sottoposto a delicati interventi chirurgici di plastica ricostruttiva per le gravi ustioni riportate a volto, braccia, torace e addome, in un percorso di ripresa che si preannuncia lungo e difficile. Per le sue condizioni non è stato ancora sentito dai carabinieri che con i vigili del fuoco stanno effettuando accertamenti per chiarire l’accaduto, ma è stata di fatto esclusa l’ipotesi di un suo gesto volontario. Al momento della deflagrazione, infatti, l’uomo si trovava vicino alla porta, con il guinzaglio in mano, perché stava uscendo con il suo cane per l’abituale passeggiata mattutina. Una situazione del tutto incompatibile con il comportamento di qualcuno che avrebbe aperto volontariamente il gas per farla finita, ipotesi non esclusa inizialmente solo perché è la più frequente causa di simili esplosioni.
Proprio per la sua vicinanza alla porta di casa, verso l’interno della palazzina e quindi dalla parte opposta rispetto alle pareti esterne che sono letteralmente crollate per l’esplosione, si sono salvati sia l’uomo che il suo cane. Altra coincidenza per cui non ci sono state vittime, anche il fatto che nessuno al momento dello scoppio si trovasse all’esterno della palazzina dove sono stati proiettati i molti detriti del muri esterni crollati. Gli altri inquilini sono rimasti del tutto illesi, sia la famiglia che era in casa al piano terra sia la ragazza data inizialmente per dispersa ma che era invece uscita dal suo appartamento e si trovava da un’amica. Ora sono tutti ospitati da parenti con l’intera palazzina inagibile e sotto sequestro.
In attesa di interventi di parziale abbattimento per scongiurare eventuali crolli, proseguono gli accertamenti per stabilire la causa della fuga di gas. I vigili del fuoco starebbero incentrando i sospetti, ancora da confermare, su un tubo del gas che dal muro interno della cucina esce per il collegamento con il piano cottura: potrebbe aver subìto una manomissione accidentale, forse nel corso di precedenti lavori.