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Voghera, caso Adriatici: sparo da distanza ravvicinata

Le parole di Gabriele Pipicelli, l’avvocato che con la collega Colette Gazzaniga difende Massimo Adriatici, ex assessore comunale alla Sicurezza

Massimo Adriatici

Massimo Adriatici

Voghera (Pavia) - «Un colpo sparato da distanza ravvicinata, compatibile con la colluttazione a seguito dell’aggressione subìta dall’indagato". Gabriele Pipicelli, l’avvocato che con la collega Colette Gazzaniga difende Massimo Adriatici, ex assessore comunale alla Sicurezza di Voghera (Pavia) agli arresti domiciliari con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa per l’uccisione di Youns El Boussetaoui, la sera dello scorso 20 luglio in piazza Meardi, riferisce esiti, ancora parziali, della perizia balistica.

"Gli accertamenti dei periti stanno proseguendo - precisa - e per quel che riguarda la distanza dello sparo, sembrerebbe ravvicinata. Non il colpo a distanza di chi prende la mira e spara, ma invece compatibile con la posizione ravvicinata durante l’aggressione da parte della vittima". A fine mese scadranno i 60 giorni di tempo dato ai periti nominati dalla Procura, esperti carabinieri del Ris di Parma, per rispondere ai quesiti sulla direzione del colpo, sulla posizione di indagato e vittima e sulla distanza dalla quale è stato aperto il fuoco, oltre a verificare la presenza di particelle di polvere da sparo. Verifiche iniziate il 28 luglio con anche i periti di parte.