Si sarebbe intascato quasi 165mila euro, approfittando delle deleghe ricevute dal Tribunale civile di Pavia per la gestione di alcune aste giudiziarie. G.V., avvocato vogherese 75enne, già indagato nel 2016 per una presunta evasione fiscale in una procedura fallimentare, è stato messo agli arresti domiciliari eseguiti dalla Gdf Pavia con il sequestro preventivo di 163.941 euro. L’accusa è di peculato continuato "essendo il professionista – spiega la Procura – un pubblico ufficiale nello svolgimento della sua funzione".
L’avvocato era infatti stato nominato dal Tribunale di Pavia "quale delegato all’esecuzione di vendita di taluni immobili e alla conseguente gestione dei proventi di alcune aste giudiziarie, ma è stato accertato come il professionista si sarebbe appropriato di una cospicua parte delle somme ricavate". Le presunte responsabilità dell’avvocato sono emerse da mirate indagini finanziarie eseguite dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Pavia e della Compagnia di Voghera e riguardano cinque procedure esecutive dal 2018 a oggi.
«Le indagini hanno consentito di ricostruire una consistente e illecita distrazione di fondi destinati al pagamento, tra gli altri, dei creditori delle procedure esecutive, l’appropriazione delle cauzioni depositate da privati acquirenti, il mancato adempimento delle spese giudiziarie nonché il mancato versamento delle imposte di registro alle Entrate per la compravendita. Per impossessarsi del denaro, l’avvocato avrebbe persino creato conti correnti dedicati alle procedure esecutive che, non comunicati al Tribunale, non potevano essere controllati".