Voghera (Pavia), 3 aprile 2023 - I festeggiamenti per il derby vinto al 91esimo sono finiti in botte. Tre tifosi del Voghera, tutti residenti nella città iriense, di 24, 25 e 29 anni, sono finiti al pronto soccorso nella serata di ieri, domenica 2 aprile. Non si è trattato però di scontri allo stadio, ma di una rissa, o forse più di un'aggressione, successa alcune ore dopo la fine della partita, in un bar in via Bonfiglio Zanardi a Voghera, tratto urbano della Sp10 Padana Inferiore, non lontano dallo stadio comunale Giovanni Parisi, dove nel pomeriggio la squadra di casa si era imposta per 1-0 nel derby col Pavia (categoria Eccellenza), in una partita decisa dal gol nel recupero del secondo tempo.
I soccorsi
I soccorsi di Areu sono scattati poco prima delle 21 con due ambulanze che in codice verde hanno portato i feriti in ospedale, medicati e dimessi per fortuna con pochi giorni di prognosi, per lesioni lievi. Indagini della polizia sono in corso per ricostruire la dinamica dell'accaduto. Pare che nel locale, dove stavano festeggiando dopo la partita i tifosi del Voghera, siano entrati dei tifosi del Pavia, non quelli però del tifo organizzato, ripartiti subito dopo la partita con i pullman, ma qualcuno che si era invece fermato a Voghera per la serata. Ne è scoppiata una rissa con danni anche al locale, tra sedie e sgabelli che volavano e sangue per terra. Ad avere la peggio i tre tifosi del Voghera, vittime dell'aggressione. Anche il derby nel girone d'andata, a Pavia, era terminato con disordini, in quel caso allo stadio Fortunati, con i tifosi del Voghera aggrediti appena scesi dai pullman, che avevano portato a 17 Daspo disposti dalla Questura lo scorso dicembre nei confronti di tifosi di entrambe le squadre, con provvedimenti di divieto ad accedere a luoghi in cui si svolgono competizioni sportive per durate da 3 a 8 anni.
Il commento della sindaca
“Quanto successo ieri sera a Voghera è qualcosa di molto grave – le parole di Paola Garlaschelli – che condanniamo fermamente: i responsabili sono stati già individuati dalle forze dell’ordine e la magistratura provvederà a giudicare comportamenti che nulla hanno a che vedere con il calcio, con lo sport e con le regole del vivere civile. Sono delinquenti, non tifosi, che hanno messo a rischio l’incolumità di persone e famiglie, oltre ad aver generato danni inqualificabili a chi porta avanti con fatica e sacrifici un’attività commerciale. Si è trattato di una vera e propria spedizione punitiva che nulla c’entra con la partita di ieri allo Stadio Parisi che, alla luce delle tensioni preannunciate, ha visto una gestione perfetta dell’ordine pubblico da parte delle Forze dell’Ordine, che ringrazio come sempre per l’impegno e la professionalità”.