Aveva ancora l’arma in mano, quando è stato arrestato. Con quella, una mannaia, avrebbe voluto decapitare la moglie e forse ci sarebbe anche riuscito, se non fosse intervenuto il figlio a salvarle la vita. Teatro di quella che avrebbe potuto essere una tragedia familiare è stata un’abitazione di Strada Paiola, nel quartiere Vallone, alla periferia della città, dove vive un’anziana coppia. Mercoledì sera, poco dopo le 21, un 81enne ha aggredito la moglie minacciandola con un grosso coltello utilizzato per tagliare la carne. Nella speranza di salvarsi, la donna e suo figlio si sono barricati in camera e da lì hanno chiamato il 112 lanciando l’allarme. Approfittando poi di un attimo di distrazione, il figlio della coppia sarebbe riuscito ad uscire della stanza e ad aprire agli agenti, che nel frattempo erano arrivati sul posto.
Quando i poliziotti della Volante se lo sono trovati davanti, l’81enne era ancora alterato e soprattutto teneva stretta in mano la mannaia deciso a usarla contro i suoi familiari. "Lasciatemi – avrebbe detto l’anziano agli agenti che tentavano di disarmarlo – se non mi permettete di ammazzare mia moglie e mio figlio adesso, lo farò appena ve ne sarete andati". L’81enne ha dovuto seguire gli agenti e ieri il gip ne ha convalidato l’arresto. Ascoltata dagli inquirenti, intanto, la donna ha raccontato che l’aggressione e la paura vissuta mercoledì sera non erano nuove per lei: le violenze e gli insulti continuavano da anni.
Sempre mercoledì a Pavia la polizia ha arrestato un uomo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente o psicotrope. Un equipaggio della Volante stava transitando in viale Indipendenza, quando notava sul lato opposto della carreggiata una Fiat 500X con alla guida un cittadino straniero. Una persona si avvicinava all’utilitaria e, mentre parlava con il passeggero seduto all’interno del veicolo, estraeva del denaro dalla tasca. Alla vista degli agenti, chi era a piedi è fuggito e l’auto è ripartita frettolosamente. Inseguita e raggiunta al rondò dei Longobardi, la Fiat 500X è stata controllata. L’ispezione poi estesa sia al passeggero che al conducente portava un riscontro: all’interno dell’auto gli agenti rinvenivano, occultati in un fazzolettino di carta, sei involucri in cellophane contenenti della sostanza polverosa bianca dalle caratteristiche della cocaina mentre, sotto il bracciolo, un portafogli che conteneva 410 euro di vario taglio e tre telefoni cellulari.