MANUELA MARZIANI
Cronaca

La Xilopan di Cigognola destinata alla chiusura: cassa integrazione cuscinetto per i 61 addetti rimasti, si tratta solo sulla buonuscita

Per l’azienda del Pavese specializzata nella produzione di pannelli di legno sembrano non esserci più speranze, i sindacati però avanzano una controproposta

La preoccupazione e la paura per il futuro sul volto dei lavoratori e delle lavoratrici

La preoccupazione e la paura per il futuro sul volto dei lavoratori e delle lavoratrici

Cigognola (Pavia), 4 febbraio 2025 – Sentivano l’azienda un po’ loro, un pezzo della loro vita e oggi si sentono traditi. I dipendenti della Xilopan stanno vivendo molto male dal momento in cui è stata annunciata la chiusura. Un attaccamento profondo quello che hanno i 61 lavoratori rimasti, che li porta a provare una profonda delusione. In quella fabbrica di produzione di pannelli truciolari molti hanno investito tanto, dedicando tutta la loro vita lavorativa a una produzione nella quale si sono specializzati acquisendo competenze. Un affetto molto speciale che la proprietà ha compreso e che vuole ricompensare non licenziando sui due piedi i dipendenti, ma accedendo alla cassa integrazione straordinaria. Se sarà di un anno o sei mesi è ancora tutto da decidere, così come è da quantificare l’incentivo all’esodo che sarà corrisposto.

Storie personali

L’azienda ha manifestato una grande apertura e disponibilità nei confronti dei dipendenti. “Gli stipendi dei lavoratori Xilopan - ha detto Mario Cavaliere di Filca Cisl - erano molto buoni, con la cassa integrazione o la Naspi, rischiano di perderne la metà”. Si sta ragionando su una buonuscita, l’azienda ha fatto una proposta e ieri nel corso di un incontro, i sindacati hanno presentato una controproposta che dovrà essere valutata e discussa lunedì 17. Nel frattempo, Fillea Cgil e Filca Cisl stanno effettuando una sorta di censimento per capire le necessità di ciascun lavoratore. “Le situazioni sono molto differenti - ha spiegato Massimo Vidal di Fillea Cgil - c’è chi si deve prendere cura di un disabile, chi ha problemi di salute, chi figli piccoli, il mutuo o le rate dell’auto da pagare. Intendiamo conoscere le varie situazioni per salvaguardarli”.

Il miraggio della pensione

Alcuni dipendenti, appena hanno visto addensarsi nubi nere sull’azienda, si sono trovati un nuovo posto di lavoro, altri hanno preferito aspettare in Xilopan dove hanno sempre lavorato e dove lasciano un pezzo di cuore. “I più “anziani“, parliamo di 3 o 4 persone sono vicini alla pensione - ha aggiunto Vidal - e, tra cassa integrazione e Naspi potrebbero raggiungerla”. “Altri - ha proseguito Cavaliere - vedono la pensione distante 8 anni e hanno necessità di una copertura contribuiva”. Da 10 anni la Xilopan viaggia sul filo del rasoio, ma nessuno si aspettava che l’azienda chiudesse i battenti, speravano potesse riprendere l’attività. Invece dal 20 gennaio i cancelli si sono riaperti, ma la produzione è ferma. I dipendenti si occupano solo dei macchinari. Chi non va proprio in azienda sono i circa 50 operatori dell’indotto, addetti alle pulizie e manutentori, a casa da settembre.