Confermando l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa, il pm Roberto Valli ha chiesto una pena di tre anni e sei mesi di reclusione per Massimo Adriatici, ex assessore alla Sicurezza di Voghera, a processo per la morte del marocchino di 38 anni Youns El Boussetaoui, la sera del 20 luglio 2021 in piazza Meardi. Nell’udienza di ieri, la penultima con sentenza prevista per il 6 novembre, Valli ha ripercorso in poco meno di tre ore di requisitoria tutte le ipotesi che si sono fatte strada nel corso delle indagini e poi nel dibattimento in aula. Ha citato la "mole di approfondimenti investigativi, con oltre 30 testimoni e 12 ambiti di perizie".
In premessa ha voluto sgomberare il campo dal "peso delle emozioni", con la volontà di non tenere conto di opinioni o ipotesi "che si sono poi rivelate inconsistenti nella ricostruzione della verità dei fatti. Un quadro probatorio estremamente solido" dice ancora il pm, che ha ripercorso i "punti fermi su cui non ci sono contestazioni", dall’estrazione della pistola alla manata della vittima all’imputato, con la caduta che proietta i due fuori dalla ripresa delle telecamere.
Ammette che però sul momento dello sparo ci possono essere solo ipotesi: "Tre scenari diversi: Adriatici spara da terra mentre Youns si allontana, omicidio doloso; spara invece da terra mentre l’aggressore sta tornando a colpirlo, eccesso colposo di legittima difesa; lo sparo parte inavvertitamente mentre lui riceve la manata al volto, omicidio colposo". La prima delle tre ipotesi "non si è certo verificata" perché "quando Youns si allontana è più lontano della distanza accertata dello sparo", tra i 35 e i 90 centimetri. "La seconda tesi – prosegue Valli – corrisponde all’ipotesi del capo d’imputazione, qualificazione giuridica dei fatti fin dal primissimo atto di iscrizione".
Il pm non tralascia neppure la terza ipotesi, ritenuta plausibile per un "ragionevole dubbio" sull’omicidio colposo, riconoscendo che "è astrattamente ipotizzabile" ma senza cambiare il quadro sanzionatorio del reato comunque colposo. "In conclusione Adriatici ha portato la legittima difesa oltre i confini ammessi dall’ordinamento".