MANUELA MARZIANI
Cultura e Spettacoli

In Ucraina un museo dedicato alla street art di Banksy: le opere salvate dalle macerie dal restauratore pavese Alessandro Cini

I lavori, realizzati per gli abitanti del centro pesantemente colpito dai bombardamenti russi al principio dell’invasione, sono stati scoperti tra i resti della città di Borodyanka e sottratti alla distruzione

Alessandro Cini è un restauratore: tra le macerie della città di Borodyanka, in Ucraina, scoperti due Banksy e alcune opere dello street artist francese C215

Alessandro Cini è un restauratore: tra le macerie della città di Borodyanka, in Ucraina, scoperti due Banksy e alcune opere dello street artist francese C215

Pavia, 12 aprile 2025 – A breve tornerà in Ucraina Alessandro Cini, restauratore, che vive e lavora a Pavia da più di venti anni. Tornerà per prendersi di nuovo cura, insieme a due amiche Paola Ciaccia e Maria Colonna, delle opere realizzate durante la guerra da Banksy e dall’artista francese C 215 sui muri di Borodyanka, in Ucraina. Street art che ha rischiato di andare perduta a causa dei bombardamenti e che ora ha bisogno un piccolo maquillage.

“Dopo l’inverno – ha raccontato – le opere hanno bisogno di un intervento. In Ucraina fa molto freddo, gli inverni non sono come quelli ai quali siamo abituati noi, le temperature vanno costantemente sotto lo zero e, quando si rialzano, con il sole l’intonaco rischia di staccarsi. E’ da sistemare”.

A destra, Alessandro Cini
Il pavese Alessandro Cini

I lavori, due Banksy e alcune opere dello street artist francese C215, realizzate per gli abitanti del centro pesantemente colpito dai bombardamenti russi al principio dell’invasione e in solidarietà al popolo ucraino, sono stati scoperti tra le macerie della città di Borodyanka e sottratti alla distruzione. “Una ginnasta in equilibrio tra le rovine – ha aggiunto Cini -; un bambino che sovrasta a colpi di karate un uomo molto più grande di lui; due anziani innamorati; un giovane soldato rimasto ucciso in combattimento. Sono solo alcuni dei pezzi da sottrarre alle demolizioni”.

Serve un museo con uno spazio esterno nel quale collocare i lavori in cemento armato. Per raccogliere i fondi necessari, Alessandro Cini ha scritto un libro “Fixing Banksy” nel quale racconta il suo viaggio in un'Ucraina ancora nel pieno della guerra. “Il libro sta andando bene – ha proseguito il restauratore –, stiamo effettuando diverse presentazioni, ma servono molti fondi. Per accelerare i tempi, abbiamo avviato i contatti con il governo ucraino che dovrebbe realizzare il museo in un paio d’anni. In questo modo noi avremmo più fondi da destinare alla manutenzione”-

Anche Sky arte il 24 aprile racconterà in un documentario l’impegno che Alessandro Cini ha preso nei confronti delle opere dello street artist. Nel frattempo un Bansky può essere ammirato anche al collegio Cairoli di Pavia dove il curatore della collezione d’arte Giosuè Allegrini ha portato una stampa realizzata dall’artista con le bombolette su cartone.