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Il Premio Arbasino a Voghera e l’Officina del Vittoriale a Gardone: per Maurizio Serra incetta di riconoscimenti in Lombardia

Lo scrittore, storico e diplomatico italiano sarà il 5 aprile al Vittoriale e il 12 aprile a Voghera

Maurizio Serra

Maurizio Serra

Voghera (Pavia), 1 aprile 2025 – È un aprile di premi, quello di Maurizio Serra, scrittore, storico e diplomatico, unico italiano eletto nella prestigiosa cerchia degli Immortels dell'Académie Française. Due quelli che ritirerà nei prossimi giorni: il 5 aprile alle 17 al Vittoriale di Gardone Riviera riceverà il premio L'Officina del Vittoriale, nuovo riconoscimento istituito dalla Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, che custodisce la casa-museo di Gabriele d'Annunzio, per valorizzare gli studiosi che hanno dato un contributo significativo alla cultura e alla ricerca. Il 12 aprile invece, al Teatro Valentino Garavani di Voghera alle 18, ritirerà il premio letterario “Alberto Arbasino”, giunto alla seconda edizione e istituito dall'amministrazione comunale di Voghera quale riconoscimento ad una personalità della cultura italiana che, attraverso i suoi libri e la sua opera, possa essere accostata alla figura del grande scrittore e giornalista Alberto Arbasino (1930-2020).

ll premio Arbasino

Partiamo da qui. A cinque anni esatti dalla scomparsa di Arbasino, il premio viene conferito a Maurizio Serra "per la sua vasta attività letteraria - che include pubblicazioni monografiche dedicate a Curzio Malaparte (Prix Gouncort Biografia 2011), Italo Svevo e Gabriele d'Annunzio (Prix Chateaubriand 2018, Prix de l'Académie desLittératures 2019) - e in particolare per l'ultimo saggio 'Scacco alla pace. Monaco 1938' (Neri Pozza, 2024) e per la straordinaria attualità di questa riflessione, che pone a confronto la storia del XX secolo con il contesto geopolitico dei nostri giorni. Grazie alle sue approfondite conoscenze storiche e alla sua esperienza come ambasciatore nel mondo diplomatico internazionale, Maurizio Serra ricostruisce con efficace rigore gli eventi del Patto di Monaco del 1938, restituendo alla nostra riflessione un episodio cruciale della storia, che presenta significative assonanze con il tempo in cui viviamo".

Condurrà l'evento del 12 aprile il regista Massimiliano Finazzer Flory, nella sua veste di direttore artistico del Premio che quest'anno s'impreziosisce anche della Sezione Scuole e del sito www.premiarbasino.it, che diventerà un ponte tra generazioni. Paola Garlaschelli spiega: "La seconda edizione del Premio Alberto Arbasino rappresenta per Voghera un momento culturale di grande valore. È un'occasione per rinnovare il nostro omaggio a un intellettuale che ha saputo raccontare il nostro tempo con stile, ironia e profondità, lasciando un segno indelebile nella cultura italiana e nella memoria della nostra città. Quest'anno abbiamo scelto di rivolgerci in modo particolare ai giovani, coinvolgendo le scuole in un percorso che invita alla riflessione sul linguaggio. Il tema che abbiamo voluto proporre è 'la parola logora', un invito a interrogarsi sul significato profondo delle parole, su quelle espressioni che, con l'uso quotidiano, si sono consumate, perdendo forza, autenticità e capacità comunicativa”.

Il Premio L'Officina del Vittoriale

Il premio è pensato come riconoscimento per coloro che, con impegno e dedizione, arricchiscono il sapere collettivo, pur lontani dai riflettori, portando avanti studi fondamentali per il nostro patrimonio culturale, non solo legati a d'Annunzio. Così il consiglio di amministrazione del Vittoriale ha scelto di premiare Maurizio Serra, autore di un importante libro sul Vate, "L'Imaginifico. Vita di Gabriele d'Annunzio" (Neri Pozza, 2019), la cui edizione francese ha ottenuto il Prix Chateaubriand (2018). Spiega Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale: "Sono particolarmente onorato di dar vita a questo premio e di consegnarlo a Maurizio Serra proprio al Vittoriale, un luogo che rappresenta un punto di riferimento nel mondo per chi si dedica alla ricerca e alla cultura. Il Premio L'Officina del Vittoriale, in questa sua prima edizione, non celebra solo il valore della cultura, mette in luce l'importanza di chi lavora come 'operai della parola', come amava definirsi Gabriele d'Annunzio. Questo premio si aggiunge ai riconoscimenti che il Vittoriale conferisce ogni anno, accanto al Premio del Vittoriale e al Premio Genio Vagante, contribuendo a valorizzare il nostro bagaglio di saperi e di memoria". Il Premio si ispira all'"Officina" dannunziana, lo studio dove il Vate lavorava per lunghe ore con attenzione e precisione, proprio come un artigiano. Una delle scrivanie dello studio sostiene un'incudine, a rappresentare la dura fatica che sta dietro alla costruzione del pensiero. E proprio un'incudine in ferro verrà consegnata a Maurizio Serra in occasione della cerimonia di premiazione, prevista al Vittoriale sabato 5 aprile, alle 17, nel corso di una giornata ricca di novità.

Chi è Maurizio Serra

Ambasciatore d'Italia a riposo e Accademico di Francia, Maurizio Serra ha scritto una quindicina di libri sulla cultura del Novecento. Fra questi "Malaparte. Vite e leggende" (Marsilio, 2012), "L'Imaginifico. Vita di Gabriele d'Annunzio" (Neri Pozza 2019), e "Il caso Mussolini" (Neri Pozza, 2021). Per la sua intera opera, è stato insignito nel 2018 del Prince Pierre de Monaco e nel 2020 ha ricevuto il Premio internazionale Viareggio-Versilia.