
Il presidente di Coldiretti Pavia, Silvia Garavaglia
Pavia, 7 aprile 2025 - Sessantamila tonnellate di riso sudamericano in arrivo a dazio zero: è questo il rischio che corre il settore risicolo italiano con la possibile entrata in vigore dell’accordo commerciale tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay). A lanciare l’allarme è Coldiretti Pavia, che denuncia i gravi rischi che questa liberalizzazione comporterebbe per un comparto strategico del Made in Italy agroalimentare come quello risicolo. Come è stato discusso nel corso del convegno “Mercosur e agricoltura: minacce globali, sfide locali” organizzato da Coldiretti Pavia che si è svolto venerdì a Mortara, nei Paesi del Mercosur sono ancora ammessi e largamente impiegati principi attivi che in Italia e in Europa sono vietati da decenni. “Dal 2016 il governo brasiliano ha approvato oltre 1.200 nuovi fitofarmaci – ha spiegato Coldiretti Pavia – di cui ben 200 contenenti sostanze proibite nel territorio europeo. Ma sono fonte di grave allarme anche l’uso diffuso di erbicidi come il paraquat, bandito nell’UE da anni”. “I dati dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) parlano chiaro – ha sottolineato Silvia Garavaglia, presidente di Coldiretti Pavia – Mediamente soltanto l’1,3% dei campioni di cibo di origine europea contiene livelli di fitofarmaci oltre il limite consentito, mentre questa percentuale sale al 7,1% per l’Argentina e al 6% per il Brasile. Consentire l’ingresso di ingenti quantità di riso prodotto con standard di sicurezza inferiori significa esporre i consumatori italiani a rischi inaccettabili e penalizzare ingiustamente le nostre aziende che investono nella sostenibilità e nella qualità”. Se il trattato del Mercosur dovesse essere approvato, si spalancherebbero le porte a un mercato che ha un potenziale produttivo di circa 10 milioni di riso lavorato all’anno. “Attualmente – ha aggiunto Emanuele Occhi, responsabile nazionale di Coldiretti per il settore risicolo – le importazioni dai paesi Mercosur si attestano sulle 80mila tonnellate di riso all’anno. Con l'entrata in vigore di questo accordo si rischia di vedere raddoppiare questi volumi, mettendo in serio pericolo la sopravvivenza delle aziende risicole italiane”. Se il trattato dovesse essere approvato, infatti, nel primo anno potrebbero arrivare 10 mila tonnellate di riso sudamericano, che aumenterebbero ogni anno di altrettante 10 mila fino ad arrivare a un massimo di 60 mila tonnellate importate. “Non possiamo accettare che il più importante comparto risicolo europeo – ha concluso il presidente di Coldiretti Pavia - venga messo in pericolo da importazioni che non rispettano i nostri stessi standard produttivi e di sicurezza. Chiediamo con forza al governo italiano e alle istituzioni europee di difendere il nostro riso, un’eccellenza del territorio pavese e nazionale che non deve essere sacrificata sull’altare di logiche commerciali che non tengono conto della specificità e dell’importanza anche ambientale di colture come il riso”.