Perdere un figlio è una tragedia immane. Non potergli dare sepoltura aggiunge dolore al dolore. Il deputato del Pd Andrea Romano, che a febbraio ha pianto la scomparsa del figlio Dario, 24 anni, affetto dall'infanzia da una grave malattia, oggi ha denunciato su Twitter la sua situazione. "Oggi sono 2 mesi che mio figlio Dario non è più con la sua mamma, con i suoi fratelli, con me. 2 mesi che non riusciamo a seppellirlo - ha scritto sul social network - Ama non dà tempi di sepoltura degni di una città civile. Anzi, non dà alcun tempo. La tua vergogna non sarà mai abbastanza grande". L'attacco è alla società in house capitolina che gestisce vari servizi, fra i quali quelli cimiteriali, ma anche alla sindaca di Roma Virginia Raggi, esponente del Movimento 5 Stelle.
Sostegno a Romano
Il segretario romano del Pd Andrea Casu, prendendo spunto dal tweet del collega di partito, ha invocato un consiglio comunale straordinario "chiesto dalle opposizioni a partire dal #pdnetwork per dare risposta a tutte le romane e i romani in attesa di poter dare degna sepoltura ai propri cari". "Una vergogna intollerabile - ha concluso Casu attaccando l'amministrazione di Virginia Raggi -. Non una questione politica, una questione di civiltà". Romano ha incassato solidarietà bipartisan. "E' disumano, oltre ogni possibile comprensione, quanto denunciato su Twitter dal deputato del Pd, Andrea Romano - ha detto Simona Baldassarre, europarlamentare della Lega - Due mesi senza possibilità di seppellire suo figlio. L'Ama, non è una novità, non risponde sui tempi. E il Comune già più volte sollecitato anche da me sul caos delle cremazioni e tumulazioni, a Roma è rimasto silente. Una vergogna senza eguali! La devozione dei defunti trascende la religione perché caratterizza tutte le culture, di tutte le epoche e connota la nostra civiltà umana". Sostegno anche da Fratelli d'Italia. "Non ho parole - ha scritto su Twitter la presidente del partito Giorgia Meloni - Non riesco nemmeno ad immaginare il dolore e la rabbia che due genitori possono provare davanti una tale vergogna. Solidarieta' a voi e a quanti dovessero trovarsi in una simile situazione. Raggi intervenga immediatamente, tutto ciò è indegno e intollerabile".
La risposta di Ama
Ulteriori polemiche si sono sollevate alla replica di Ama. La partecipata del Campidoglio ha fatto sapere di essere "vicina alla famiglia Romano e a tutte le famiglie che in questo periodo hanno perso un proprio parente, un proprio caro". Nel caso specifico, viene fatto sapere, "il figlio del parlamentare è stato cremato il 15 marzo scorso con autorizzazione pervenuta il 9 marzo, mentre la salma era giunta al cimitero di Prima Porta il 23 febbraio". La sepoltura, si legge ancora nella nota di Ama, non è ancora arrivata perché, a causa dell'emergenza Covid, secondo quanto disposto da una circolare del ministero della Salute risalente a gennaio in questa fase "venga data la priorità alle prime sepolture rinviando operazioni cimiteriali non urgenti". Dunque, per il caso specifico citato del deputato Pd, la società spiega che "la cremazione è stata effettuata nei tempi previsti" e l'obiettivo "d'intesa con Roma Capitale", è quello di "riprendere anche le seconde sepolture (operazioni cimiteriali non urgenti, come la tumulazione dell'urna cineraria di questo caso), a partire da maggio". Una posizione che ha suscitato altri commenti sdegnati. Come quello della deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. "Piuttosto che rispondere in modo brutale, disumano e formalistico al dramma di Andrea Romano e di tante famiglie romane che non riescono a seppellire i loro cari - ha scritto su Twitter - l'Ama avrebbe fatto meglio a tacere. Leggere di 'inumazioni non urgentì è agghiacciante. Ama e Raggi si scusino!".