REDAZIONE POLITICA

Comincini lascia Italia Viva e ritorna nel Pd

La carriera dell'ex sindaco di Cernusco tra scalate e sconfitte

Eugenio Comincini

Milano - Eugenio Comincini lascia Italia Viva e ritorna nel Pd che aveva lasciato nel 2019 per aderire al partito di Matteo Renzi. Il senatore ha comunicato la decisione nella chat dei deputati di Italia Viva. Nel messaggio inviato  Comincini ringrazia i colleghi, a cominciare dallo stesso leader ma anche Maria Elena Boschi. Nel suo addio però il senatore ammette però che non tutto è stato rose e fiori parlando di dispetti, invidie e personalismi. Tutte cose che Comincini ritroverà nel suo nuovo partito sotto forma di correnti e correntine.   

La carriera

Dopo gli esordi da consigliere all'opposizione, Eugenio Comincini è stato sindaco di Cernusco sul Naviglio, sua città natale, per dieci anni sino al 27 giugno 2017. Dal 15 dicembre 2013 alla primavera 2017 è stato componente della Direzione nazionale del Partito Democratico. Il 29 ottobre 2014 è stato eletto nel primo Consiglio metropolitano di Milano e il sindaco Giuliano Pisapia lo ha nominato vicesindaco metropolitano. Nelle elezioni politiche del 2018 viene eletto al Senato della Repubblica, nelle liste del Partito Democratico nella circoscrizione Lombardia. 

La sconfitta

Nel novembre 2018 si è candidato alla carica di segretario regionale del PD lombardo, ma è stato sconfitto dall'ex deputato ed ex assessore di Rho Vinicio Peluffo, che ha conseguito il 60,7% dei voti. Il 18 settembre 2019 lascia il PD e aderisce al nuovo partito di Matteo Renzi, Italia Viva. Oggi ha annunciato il suo ritorno nel Pd. 

In chat 

"Cari amici e colleghi, in queste settimane con alcuni di voi mi sono confrontato sulla volontà di interrompere la mia esperienza in Iv e tornare nel Pd. Da Matteo a tutti gli altri, pur nella diversità di vedute, ho trovato rispetto per il mio travaglio e attenzione su quanto ho argomentato: non era scontato. Questa settimana ho deciso di tirare una riga, scegliere e procedere". Così in un messaggio sulla chat dei parlamentari di Iv. 

I ringraziamenti

"Voglio ringraziarvi - continua Comincini - per il percorso fatto insieme in questo anno e mezzo, così denso e complicato. Ringrazio in primis Matteo: per me la politica finiva sul confine di Cernusco sul Naviglio sino a quando, nel 2010, partecipai alla prima Leopolda. Da lì abbiamo fatto tante cose insieme delle quali conserverò un bellissimo ricordo. Le emozioni provate nella campagna per le primarie del 2012 resteranno la pagina di impegno politico più bella che ho vissuto fuori dalla mia città. Ringrazio Davide come capogruppo: ha sempre avuto attenzione alle mie proposte e sui temi da trattare e ho cercato di ricambiare dando sempre la massima disponibilità. Ringrazio Ettore: la gestione di un nuovo partito non e' mai una cosa semplice da affrontare. Ringrazio Elena: pacata ma determinata ha saputo portare a casa, insieme a tutti noi, uno dei due provvedimenti simbolo della precedente esperienza di governo, il Family Act, e sono lieto che possa completare quel suo lavoro. Ringrazio Teresa: decisa e verace come pochi. Ringrazio Ivan: sempre generoso. Non con tutti voi ho avuto modo di relazionarmi e confrontarmi in questo anno e mezzo: con quanti ho potuto farlo ho spesso trovato persone stimolanti, dalle quali imparare".

Le divergenze

"In questi 18 mesi - ricorda  Comencini - non tutto è andato come volevamo e come volevo: non sono mancate le criticità, i dubbi, le paure. Sappiamo che non è tutto rose e fiori, che non sono mancarti confronti accesi, dispetti, invidie: ho imparato che lo spazio politico perfetto non esiste, perchè, se non ci sono le correnti, a dare fastidio subentrano altri personalismi. E' umano. Il quadro politico completamente cambiato mi ha portato a maturare questa decisione, che ha però storia e radici lontani: c'e' chi tra voi mi ha ricordato fatti che risalgono alla nascita stessa del nostro percorso. A volte la mia franchezza può aver dato fastidio o irritato qualcuno: è il modo con il quale cerco di essere trasparente. Se qualcuno l'ha mal tollerata mi spiace, ma non riesco ad essere diverso da ciò che sono. Con gli amici del Senato ci si vede sicuramente in Aula, con gli altri avremo occasione per incrociarci ancora. Per tutti sono sempre disponibile per una chiacchierata e un confronto. Spero le nostre esperienze politiche si possano incrociare di nuovo. A prescindere da questo, poterci dire grazie e ciao senza rancore e' stato per me importante. Voglio credere sia davvero cosi'. Un abbraccio e buon cammino a tutti noi", ha concluso Comincini.