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Corte dei conti, Regione Lombardia chiude in avanzo. Fontana: "Frutto di gestione oculata"

Si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime Covid l'udienza per il giudizio di parificazione del rendiconto della Regione Lombardia esercizio 2019

Attilio Fontana

Milano, 20 luglio 2020 -  Si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del coronavirus l'udienza per il giudizio di parificazione del rendiconto della Regione Lombardia esercizio 2019 che si tiene in streaming. "In questo periodo drammatico della storia del nostro Paese a causa della grave emergenza sanitaria da Covid 19 - ha detto il presidente Maria Riolo - prima di dichiarare aperta l'udienza, vi chiedo un minuto di silenzio per tutte le vittime del Coronavirus. E' altrettanto doveroso esprimere un sentito e profondo ringraziamento a tutti i medici, infermieri e al personale ospedaliero tutto per il lavoro svolto nella lotta al Coronavirus - ha detto il magistrato - Grazie anche a tutti quei cittadini che su base volontaria si sono prodigati con grande generosità per il bene del Paese".

Per quanto riguarda i numeri, Regione Lombardia chiude l'esercizio in avanzo per la prima volta dal 2009, ma progettare la ripresa può diventare più arduo dell'osservanza dei vincoli, soprattutto se non ci si dota degli strumenti adeguati, a partire dal Def regionale e dei piani pluriennali. E' quanto emerso nel corso dell'udienza. Il risultato della gestione contabile della Regione Lombardia per il 2019 è positivo per 883 milioni di euro e il fondo cassa, alla chiusura di esercizio, risulta pari a 8,57 miliardi di euro. I dati relativi alle riscossioni e pagamenti espongono risultati complessivamente in crescita per quanto riguarda la gestione delle competenze, mentre evidenziano difficoltà per quanto riguarda la gestione dei residui.

Il risultato di amministrazione 2019 presenta un saldo contabile positivo di 1,1 miliardi che, dopo gli accantonamenti e i vincoli, si mantiene positivo con un risultato disponibile di poco meno di 116 milioni di euro. L'emergenza Covid ha reso ancora più evidente la criticità di una corretta gestione della spesa sanitaria regionale (che assorbe circa l'80% delle entrate) ai fini di un equilibrio tra i livelli sanitari essenziali da fornire e le esigenze di finanza pubblica. Proprio a tale fine la sezione lombarda della Corte dei Conti ha richiamato la Regione alla necessità di un'attenta programmazione della spesa.

"Il contesto risente delle dolorose conseguenze derivanti dall'emergenza pandemica in corso, legate alla perdita di vite umane ed ai riflessi sul nostro sistema economico". Ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "In questi ultimi giorni siamo addivenuti ad un accordo con il Governo in cui sono state ristorate quasi completamente le minori entrate previste, anche se con patto di restituzione. La nostra amministrazione ha potuto perà beneficiare degli sforzi compiuti negli ultimi anni sul fronte di una sana e corretta gestione finanziaria, come evidenzia il raggiungimento di una quota di avanzo libero pari a 116 milioni, destinato proprio alla copertura delle attuali minori entrate". Il governatore ha poi aggiunto: "Fermo restando la salvaguardia dei vincoli di bilancio, Regione Lombardia ha voluto garantire un pieno sostegno agli investimenti - ha aggiunto -. Grazie all'oculatezza dei bilanci precedenti abbiamo potuto ricorrere al mercato e contrarre nuovo debito per poter fare ulteriori investimenti per 33 milioni di euro per i prossimi tre anni. Tali investimenti saranno destinati all'incremento del patrimonio pubblico e includeranno risorse per lo sviluppo e la mobilità sostenibile e l'efficientamento energetico, nonché in spese sanitarie".