
Mario Draghi
Roma - E' in corso in Senato il settimo summit dei presidenti dei Parlamenti del G20. Nel corso del suo intervento il presidente del Consiglio Mario Draghi ha toccato diversi temi, in primis la pandemia e la campagna vaccinale. "La pandemia è finalmente sotto controllo in molte parti del mondo grazie a campagne di vaccinazione efficaci. Ma il Covid-19 continua a colpire duramente molti Paesi. A fine settembre, si contavano più di 50.000 morti al giorno, nonostante l'enorme aumento della produzione di vaccini. Un numero così alto di morti è semplicemente inaccettabile", ha detto Draghi.
I vaccini
"Il messaggio ai nostri concittadini deve essere molto chiaro. I vaccini sono sicuri. I vaccini salvano vite", ha aggiunto Mario Draghi. "I Parlamenti possono fare molto per sostenere lo sforzo globale di vaccinazione. Potete adottare provvedimenti che rafforzino i meccanismi di trasparenza nella distribuzione dei vaccini e che impediscano lo spreco di soldi pubblici nella sanità. Potete inoltre sostenere i Governi nel loro impegno contro la disinformazione in materia di vaccini. Uno studio recente di Nature - ha aggiunto - ha mostrato come la lettura di notizie false riduca la probabilità che un individuo si vaccini sicuramente contro il Covid-19 di più di 6 punti percentuali. Il Parlamento Europeo ha compiuto molti passi concreti per sfatare i miti sui vaccini e ha fornito linee guida utili per identificare le notizie false sulle piattaforme digitali".
La ripresa
"Abbiamo davanti sfide che richiedono un multilateralismo forte e pragmatico che coinvolgano parlamenti, governi e società civile. I parlamenti hanno un ruolo molto importante nel favorire una ripresa equa e sostenibile, ancora fragile e disomogenea, anche a causa della diversa intensità nelle risposte di politica economica alla crisi", ancora Draghi. I Parlamenti, ha spiegato Draghi, "possono fare la loro parte, promuovendo provvedimenti che rilancino gli investimenti, rimuovano ostacoli alla crescita e aiutino economicamente i Paesi più fragili. Dobbiamo impegnarci, tutti insieme, per una ripresa dell'economia globale sostenuta, durevole, e che non lasci indietro nessuno".
"L'Ocse prevede che l'economia globale crescerà del 5,7% quest'anno e del 4,5% nel 2022. La ripresa è tuttavia ancora fragile e disomogenea, anche a causa della diversa intensità nelle risposte di politica economica alla crisi. Le economie avanzate sono state in grado di stimolare la crescita attraverso misure di politica monetaria e di bilancio molto robuste. I Paesi poveri e quelli emergenti hanno avuto meno margini per aiutare il proprio tessuto produttivo. Questa divergenza economica - ha evidenziato - rischia di cancellare anni di progressi nella lotta contro la povertà e le diseguaglianze globali. I Parlamenti possono fare la loro parte, promuovendo provvedimenti che rilancino gli investimenti, rimuovano ostacoli alla crescita e aiutino economicamente i Paesi più fragili. Dobbiamo impegnarci, tutti insieme, per una ripresa dell'economia globale sostenuta, durevole, e che non lasci indietro nessuno".
La questione delle donne
"Voglio infine sottolineare il ruolo che i Parlamenti possono avere nel combattere le diseguaglianze di genere", ha agigunto Draghi. "Oggi, solo il 25% dei parlamentari al mondo è donna. Questo numero - ha osservato - è cresciuto in modo costante negli ultimi anni, ma rimane troppo basso. Purtroppo, anche questi progressi possono essere facilmente cancellati". "La condizione femminile - ha rivendicato il capo del Governo - è una priorità della Presidenza italiana del G20. Lo scorso agosto, abbiamo tenuto la prima Conferenza Ministeriale G20 sull'emancipazione femminile. Sono soltanto primi passi, e i Parlamenti possono aiutarci in quest`impegno così importante. Dovete continuare a tenere alta l`attenzione sui temi di genere e assicurarvi che le donne siano sempre al centro del processo legislativo. E dovete continuare a fornire a bambine e giovani donne modelli positivi, per incoraggiarle a partecipare attivamente alla vita politica e parlamentare del futuro". "I membri del G20 - ha sottolineato ancora Draghi - hanno un obbligo morale non solo verso i propri cittadini, ma verso l`intera comunità internazionale. Dobbiamo difendere i diritti delle donne ovunque, soprattutto nelle regioni dove sono minacciate. Penso in particolare all`Afghanistan, dove le donne stanno perdendo i loro diritti e le loro libertà. Dopo 20 anni in cui la presenza delle donne nella vita politica e parlamentare afghana era in miglioramento, oggi assistiamo a una loro inaccettabile esclusione".