Milano, 25 maggio 2019 - Non solo europee. Con le elezioni comunali 2019 in Lombardia, domani, domenica 26 maggio, scatta il doppio appuntamento con le urne. In regione si vota in 995 Comuni su di 1.509, circa il 66% del totale, per 3 milioni 425mila e 673 lombardi chiamati alle urne. A diffondere i dati, provenienti dal ministero dell'Interno, è l'Anci.
In particolare, in Lombardia sarà importante la gara elettorale in tre capoluoghi di provincia: Bergamo, Cremona e Pavia, dove la competizione potrebbe risolversi in un ballottaggio, come nei 34 Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti. La data per gli eventuali ballottaggi è fissata per domenica 9 giugno. Al voto saranno chiamati anche i sei centri in cui le ultime elezioni del 2018 sono state invalidate per un'affluenza inferiore al 50% e si era presentato un solo candidato: Berlingo (Bs), Carugo (Co), Cassina Rizzardi (Co), Castel Gabbiano (Cr), Cenate Sopra (Bg), Sorico (Co); a questi si aggiunge Rodero (Co), dove lo scorso anno nessuno si era candidato alla carica di sindaco mentre otto 'nuovi 'Comuni eleggeranno per la prima volta il loro sindaco dopo la fusione. Si tratta di Borgocarbonara (Mn), Cadrezzate con Osmate (Va), Colli Verdi (Pv), Piadena Drizzona (Cr), San Giorgio Bigarello (Mn), Solbiate con Cagno (Co), Torre dè Picenardi (Cr) e Vermezzo con Zelo (Mi). Il Comune con più aventi diritto sarà quello di Bergamo con oltre 93mila iscritti alle liste elettoriali. Il più piccolo Pedesina, in provincia di Sondrio, con 51 elettori.
DATE, ORARI E RISULTATI - Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 di domenica 26 maggio, stessa data e orario delle elezioni europee. Ma se gli scrutini per le europee cominceranno subito, lo spoglio per i Comuni comincerà lunedì alle 14. Domenica sera, però, esserci dei sindaci che festeggiano l'elezione: in ben 220 Comuni della Lombardia, infatti, c'è un solo candidato sindaco. Per sapere se sarà eletto, quindi, non servirà aspettare lo scrutinio, ma la chiusura dei seggi: se avrà votato il 50%+1 degli aventi diritto, il candidato sarà automaticamente eletto sindaco, indipendentemente dal risultato. In caso contrario il Comune sarà commissariato.
PRIMO E SECONDO TURNO - Dei 995 Comuni al voto, 34 hanno una popolazione superiore ai 15mila abitanti: in questi casi, se nessun candidato raggiungerà il 50% più un voto, è previsto il turno di ballottaggio che si svolgerà il 9 giugno. Al secondo turno viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Nei Comuni sotto i 15mila abitanti vige invece una sistema maggioritario secco: il candidato che prenderà più voti sarà eletto sindaco, indipendentemente dalle percentuali.
COME SI VOTA NEI COMUNI SOPRA I 15MILA ABITANTI - Sulla scheda saranno riportati i nominativi dei candidati sindaci e, sotto ciascuno di essi, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Sono quattro le possibilità di voto: tracciare un segno solo sul simbolo della lista (assegnando così il voto alla lista e al candidato che appoggia); votare un candidato sindaco e una delle liste collegate; tracciare un segno su un simbolo di una lista e sul nome di un candidato non collegato alla lista (voto disgiunto); tracciare un segno sul nome del candidato sindaco votando così solo per lui e non per la lista collegata. Nelle righe a fianco al simbolo della lista si può inoltre votare la preferenza per uno o due consiglieri comunali, scrivendo cognome oppure nome e cognome. Nel caso di doppia preferenza, dovrà riguardare candidati di sesso diverso. In caso contrario la seconda preferenza è annullata.
COME SI VOTA NEI COMUNI FINO A 15MILA ABITANTI - L’elettore può: votare un candidato sindaco, tracciando un segno sul nominativo del candidato, oppure votare una lista. In entrambi i casi il voto si estende sia al candidato sindaco sia alla lista di candidati consiglieri. Non è possibile votare per un candidato sindaco diverso da quello collegato alla lista. Nei comuni inferiori a 5mila abitanti si può esprimere la preferenza per un solo consigliere comunale. Nei comuni con più di 5mila abitanti si possono esprimere due preferenze, rispettando la parità di genere.