Milano, 30 settembre 2022 - Si è concluso dopo quasi un'ora a Palazzo Lombardia l'incontro tra il presidente della Regione, Attilio Fontana, e la vice presidente e assessore al Welfare Letizia Moratti. Un faccia a faccia convocato da Fontana per chiarire la posizione dell'ex sindaco di Milano su una possibile sua candidatura alle regionali del 2023 nonostante la disponibilità del presidente a correre per un secondo mandato.
Al termine dell'incontro il presidente della Lombardia ha fatto sapere che "il nostro rapporto fiduciario, sul piano del posizionamento politico, si è incrinato". Comunque al momento Moratti resta al suo posto, percheéFontana non le ritirerà le deleghe: "Essendo io il garante della coalizione in Lombardia e per senso di responsabilità rispetto al momento politico nazionale che stiamo vivendo, mi riservo di prendere una decisione definitiva dopo un confronto con i leader del centrodestra".
"Questa sera ho incontrato il presidente Attilio Fontana al quale ho confermato la coerente disponibilità offerta al centrodestra" di essere candidata presidente della Lombardia. Letizia Moratti lo ha spiegato in una nota, aggiungendo di aspettare una decisione del centrodestra. "Resto in fiduciosa attesa che si esprimano definitivamente in merito i leader nazionali del centrodestra - ha aggiunto - dopo la formazione del nuovo Governo, che in questo momento è la priorità assoluta del nostro Paese".
Mesi di tensione
La tensione tra i due monta da mesi. Da quando Moratti, a fine giugno, si era detta "disponibile" a correre come candidata governatrice del centrodestra. Fontana, pero', non era disposto a cedere e aveva anche lui dato la sua disponibilita'. Dopo qualche silenzio iniziale, poi, Matteo Salvini si è speso per lanciare la ricandidatura del governatore leghista. Senza un passo indietro di uno dei due, a quel punto, lo scontro diventa inevitabile. Ed e' deflagrato ieri, quando Moratti, ospite su Rai 3, ha tuonato: "Sono stata chiamata dal presidente Fontana in un momento particolarmente difficile per la Regione Lombardia. Ho accettato per senso di responsabilita' e per amore nei confronti della mia Regione, con un impegno parallelo di un passaggio di testimone naturale a fine legislatura". Dunque, ha aggiunto, "aspettiamo le decisioni, poi vedremo. Io sono in campo con una rete civica, la mia non e' un'autocandidatura ma una disponibilita'". La risposta di Fontana non si e' fatta attendere e, dopo aver smentito qualsiasi promessa di un passaggio di testimone, ha aggiunto un avvertimento: "Se intende partecipare a un'altra avventura diversa dalla nostra, non potra' continuare ad amministrare al nostro fianco". Al momento la frattura resta aperta.
M5S: "Fontana e Moratti senza coraggio"
"Questa sera è andata in scena l`ennesima, indegna, pagliacciata del centrodestra lombardo, dove né Fontana né Moratti hanno il coraggio di andare fino in fondo, ancora una volta fanno annunci che rimandano ad altri annunci. In Lombardia continua a mancare coraggio e responsabilità che, invece, siamo sicuri avranno i cittadini che tra pochi mesi potranno porre fine a questa esperienza disastrosa". Lo ha scritto in una nota il capogruppo del M5s in Lombardia, Nicola Di Marco, in relazione al faccia a faccia tra il presidente della Regione Attilio Fontana e la sua vice Letizia Moratti, entrambi disponibili a candidarsi alle regionali del 2023. Secondo l'esponente pentastellato "un continuo logorio tutto interno alla Giunta" sta "costando caro in termini di efficienza della macchina regionale. Fontana venga a riferire in aula, dove riteniamo importante iniziare un dibattito sulla situazione attuale, dopodiché tragga le conclusioni e si dedichi ad altro". "La Lega non ruggisce più, sbiascica. Invece di rimuovere immediatamente la vice presidente Moratti, Fontana chiede aiuto al centrodestra che appare sempre più spaccato da odio e pretese di potere e poltrone. Eppure ieri in prima serata Moratti ha sfiduciato sorniona, davanti alla nazione, il presidente Fontana" ha osservato Di Marco.