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Nuovo giro di consultazioni, il facciario dei parlamentari sulla scrivania di Draghi

Un album con le "figurine" degli interolcutori per memorizzare i volti, oltre a telefonino, pc e igienizzante

Roma, 9 febbraio 2021 - Un sorta di album delle figurine ma al posto dei volti dei calciatori quelli dei parlamentari. Appoggiato sulla scrivania e a portato di mano, il facciario ha accompagnato Mario Draghi nel primo giro di consultazioni. Lo ha sfogliato per fissare alla memoria il volto degli interolcutori di turno, ma anche quelli assenti di cui forse si è parlato, magari ipotizzando ruoli o incarichi. Del resto di tutti quei volti avrà bisogno quando dovrà raccogliere la fiducia. Ma c'è soprattutto una ragione pratica: per quanto celebri, i vari componenti delle delegazioni dei partitti si presentano ovviamente con la mascherina - e non tutte sono sfavillanti come quelle di Salvini - e questo può rendere più complicata l'identificazione. Chissà se oggi pomeriggio, quando partirà il secondo round di consultazioni, il premier in pectore ne avrà ancora bisogno. Certamente l'elenco illustrato sarà lì, pronto ad offrire un ausilio prima, dopo e durante i colloqui nella Sala della Biblioteca del Presidente al primo piano di Montecitorio

Ma quali sono, oltre alle figurine dei parlamentari, gli altri strumenti di lavoro dell'ex governatore della Bce in queste ore concitate e determinanti per il futuro del Paese? Il calendario delle consultazioni, gli orari, i partiti e i componenti delle delegazioni, preparato dal suo staff. Il cellulare con l'auricolare già inserito in caso di chiamate urgenti, ma dubitiamo ci sia qualcosa di più impellente degli appuntamenti in corso: solo una telefonata della Meloni per annunciare un cambio di rotta, forse. Il notebook acceso, ma distante, cui gettare uno sguardo, magari per verificare in tempo reale che i venti della borsa soffino sempre a favore. L'immancabile bottiglia d'acqua con bicchiere di vetro accanto, un must a ogni summit che conta: chissà se sia poi un semplice "arredo" o se qualcuno davvero decida mai di stapparla e dissetarsi?  Obbligatorio, ca van ca dire, il gel igienizzante da applicare soprattutto in caso di strette di mano con gli interlocutori. 

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Tornando al facciario, va detto che non è una novità assoluta: debuttò con il predecessore di Draghi, l'allora incaricato premier Giuseppe Conte il 24 maggio 2018 nella sala dei Busti di Montecitorio per le consultazioni che anticiparono il suo incarico da capo del Governo.  Anche lui, l'avvocato e giurista, ricevuto il mandato dal capo dello Stato, dopo l'accordo M5S-Lega, iniziò i suoi primi passi nei Palazzi con l'ausilio dell'album  dei parlamentari eletti, che a turno, si presentavano al tavolo.