Governo, domenica decisiva per Draghi in vista di un nuovo giro di consultazioni

Giornata senza appuntamenti ufficiali ma fondamentale per definire gli equilibri di una nuova maggioranza

Mario Draghi

Mario Draghi

Roma, 7 febbraio 2020 - Una domenica di riflessione per Mario Draghi. Dovrebbe partire domani infatti un nuovo giro di consultazioni. Ma difficile pensare che oggi sia una domenica di riposo nei palazzi della politica romana. Una giornata senza apuntamenti in agenda per l'ex governatore della Bce, individuato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come l'uomo giusto per risolvere una crisi di governo aperta da Matteo Renzi che ritirando i "suoi" due ministri ha portato alla caduta del governo Conte. Difficile però pensare che oggi non sia una giornata in cui le trattative si terranno "sottobanco" con contatti, telefonate, messaggi mandati via social o attraverso trasmissioni Tv fra i protagonisti politici. Tanti gli equilibri da definire per determinare l'appoggio o meno dei vari poartiti e movimenti al nascente governo Draghi.

Mario Draghi dovrà riuscire a trovare la giusta (e non semplice) sintesi per dare forma al nuovo governo. La buona notizia per il premier incaricato da Sergio Mattarella è la cascata di "sì" incassata nei tre giorni di confronto con i leader politici. Ma proprio l'abbondanza potrebbe rivelarsi un boomerang per l'ex timoniere del Bce.  Riuscirà "Super" Mario Draghi a trovare la quadra in una base parlamentare che potenziamente potrebbe andare dal Partito Democratico alla Lega? Draghi dovrà fare a breve le sue scelte. Ai suoi interlocutori ha spiegato che presenterà un programma, che ha rispetto delle scelte parlamentari ma che occorrerà guardare alle urgenze del Paese.

Il vulcano Beppe Grillo

In attesa che Draghi dipani la matassa oggi è stato il giorno di Beppe Grillo, un vero e proprio fiume in piena. A Draghi Grillo avrebbe ribadito la disponibilità del Movimento, chiedendo un esecutivo di rottura, che vada oltre i canoni tradizionali. Un esempio? La proposta di  un ministero per la Transizione ecologica, unendo gli attuali dicasteri dell'ambiente e dello sviluppo economico. Resta da sciogliere il nodo del ruolo di Giuseppe Conte. La questione però verrà affrontata nei prossimi giorni, quando si comincerà a parlare della squadra. Nel vertice con i big M5s il fondatore ha citato radio Londra, come simbolo della "resistenza", poi su facebook ha fatto riferimento a Platone, "non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l'insuccesso sicuro: voler accontentare tutti". Dopo gli interventi di Grillo e Conte le acque in casa pentastellata si sarebbero calmate. Resta da ammorbidire l'ala di Di Battista, che riterrebbe sbagliata l'apertura a Draghi. Ma le distanze – come detto – sembrerebbero colmarsi. 

Secondo giro di consultazioni: il calendario

Cosa succederà ora? Il premier incaricato si prepara a un secondo giro di consultazioni, dopo il confronto con le parti sociali di lunedì. I partiti più grandi saranno al tavolo del secondo giro di consultazioni per la formazione del governo a partire da martedì 9 febbraio. Alle 11 Mario Draghi incontrerà il Gruppo Europeisti - Maie Centro Democratico del Senato; alle 11,45 vedrà Liberi e Uguali e la componente di Liberi e Uguali del Senato; alle 12,30 sarà la volta di Italia Viva Gruppo alla Camera) e Italia Viva-PSI del Senato; alle 13,15 toccherà ai Gruppi Fratelli d'Italia della Camera e del Senato; alle 15 sarà la volta dei Gruppi del Partito Democratico della Camera e del Senato; alle 15,45 Draghi incontrerà i Gruppi di Forza Italia - Berlusconi Presidente della Camera e Forza Italia-Berlusconi Presidente-Udc del Senato; alle 16,30 i Gruppi Lega-Salvini Premier della Camera e Lega-Salvini Premier - Partito Sardo d'Azione del Senato; alle 17,15 i Gruppi Movimento 5 Stelle della Camera e del Senato.