Milano, 13 febbraio 2021 - Maschio, di mezza età, del Nord Italia: nessuno slancio di modernità per il Governo Draghi, nonostante le previsioni ottimiste di quote rosa più consistenti. Nella composizione della squadra dei ministri si conferma la tendenza italiana che misteriosamente non trova mai donne (o giovani) abbastanza preparati e meritevoli. Con 54 anni di età media l'esecutivo che giuta oggi,13 febbraio, è più anziano di entrambi quelli guidati da Conte: il primo aveva un'età media di 50 anni, il secondo era il più giovane della storia repubblicana con 47,4. Lontano però il governo più vecchio di sempre: il record resta dell'esecutivo tecnico guidato da Mario Monti, età media di 64 anni. Oggi il piu' anziano è il presidente del Consiglio: Mario Draghi ha 73 anni; 70 ne ha invece Renato Brunetta. I più giovani sono Luigi Di Maio, 34 anni, e Fabiana Dadone, che proprio oggi ne compie 37.
Capitolo donne: sono otto. Un terzo, come nell'ultimo governo Conte. Tre sono tecniche (Cartabia, Lamorgese, Messa); due le ha espresse Forza Italia (Carfagna e Gelmini); una a testa Lega (Stefani), M5S (Dadone) e Iv (Bonetti). Nel Conte I erano ancora meno: cinque su 21, meno di un terzo. Solo cinque su 19 le donne del Governo Gentiloni, praticamente un quarto. E' stato il Governo Renzi a dare più spazio a ministre donne: erano otto su ventuno membri di governo, quasi il 40 per cento. Con Letta la percentuale si abbassa: sette su 23, il 30 per cento. Quasi tutti uomini i tecnici del governo Monti: solo tre donne su venti, un misero 15 per cento.
Soverchiante la presenza di ministri provenienti dal Nord Italia. Sono 18 su 24 (il 75%). Addirittura 8 sono lombardi (Cartabia, Cingolani, Colao, Garavaglia, Gelmini, Giorgetti, Guerini, Messa). Il centro Italia è rappresentato solo dai romani Draghi e Giovannini. Dal Sud vengono Lamorgese e Speranza (lucani); Carfagna e Di Maio (campani). Nessuno dalle isole.