A parlare di "mandato esplorativo" per questa ultima crisi di governo è stato Matteo Renzi durante le consultazioni avute in Quirinale: in poche parole consiste nell'affidare l’incarico in via “esplorativa” appunto, ad una personalità diversa dal futuro premier, con il preciso compito di verificare se esista una maggioranza alternativa.
Da quel che si è capito in questi giorni di consultazioni (soprattutto negli ultimi) il mandato potrebbe essere affidato al Presidente della Camera Roberto Fico o, in via alternativa, alla ministra Luciana Lamorgese. Questo tipo di "soluzione" non è prevista da alcuna legge o tantomeno dalla Costituzione ma ha una origine puramente politica.
COS’È IL MANDATO ESPLORATIVO DEL GOVERNO E PERCHÈ È DIVERSO DAL PRE-INCARICO Di incarico o mandato esplorativo se ne sente parlare ogni volta che c’è una crisi di governo di difficile risoluzione, a causa della frammentazione dei partiti politici che faticano ad individuare il nuovo Presidente del consiglio.
Il mandato esplorativo si rende necessario quando le consultazioni tra Presidente della Repubblica e partiti di minoranza e maggioranza non hanno avuto l’esito sperato. Chi riceve l’incarico deve proseguire gli incontri con i partiti e provare a capire se è possibile individuare un nuovo premier e una nuova composizione del Consiglio dei ministri.
L’incarico non deve assolutamente essere confuso con il pre-incarico, che, al contrario, ricade sulla personalità scelta come prossimo Presidente del consiglio quando sono necessarie ulteriori consultazioni informali. Il pre-incarico serve cioè ad acquisire una ragionevole certezza di riuscire ad avere il voto di fiducia dal Parlamento.
Proprio per questo motivo chi riceve il pre-incarico è solitamente colui che guiderà il governo, mentre a chi avrà il mandato esplorativo compete soltanto un ruolo istituzionale, strettamente limitato alla continuazione delle consultazioni.
COME E CHI CONFERISCE L’INCARICO ESPLORATIVO Per prassi politica (e assolutamente non per obbligo) il mandato esplorativo viene affidato dal Presidente della Repubblica e ricade sul Presidente della Camera dei deputati o del Senato. L’incarico è dato verbalmente e non per iscritto e di solito viene fatto al termine di un colloquio tra il Capo dello Stato e la personalità prescelta. La nomina viene poi comunicata agli organi di stampa che ne danno notizia.
DA DOVE VIENE IL TERMINE “MANDATO ESPLORATIVO”? Come già detto, Costituzione, leggi ordinarie e regolamenti non fanno mai esplicitamente riferimento al mandato esplorativo, e quindi non esiste una vera e propria definizione ufficiale. Sul sito del governo si legge che il mandato esplorativo “si rende necessario quando le consultazioni non abbiano dato indicazioni significative”. Mentre per l’Enciclopedia Treccani il mandato esplorativo è quello che “il capo dello stato affida a un uomo politico per una prima indagine sulla possibilità di formare il governo”.