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Referendum 12 giugno 2022, cosa si vota: ecco i cinque quesiti abrogativi

Quesiti, colore schede, orari e quorum: tutto quello che c'è da sapere

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Referendum del 12 giugno 2022: per cosa saremo chiamati a votare?  Si tratta della diciottesima tornata referendaria abrogativa nella storia della Repubblica Italiana e sono cinque i quesiti posti agli aventi diritto al voto, tutti in tema di giustizia. Si tratta dunque di quesiti abrogativi: in altre parole, gli italiani si esprimeranno sulla possibilità di cancellare leggi esistenti. Quali in questo caso? 

I quesiti

1 SCHEDA ROSSA: incandidabilità dopo la condanna Il referendum chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi. La domanda:

"Volete voi che sia abrogato il decreto legislativo 31 dicembre 2012, n.235 (Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell’articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n.190)?"

2 ​SCHEDA ARANCIONE: custodia cautelare durante le indagini: viene chiesto di eliminare la reiterazione del reato dai motivi per i quali i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari neii confronti di un indagato prima del processo. La domanda:

"Volete voi che sia abrogato il decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n.447 (Approvazione del codice di procedura penale) risultante dalle modificazioni e integrazioni successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: art.274, comma 1, lettera c), limitatamente alle parole: “o della stessa specie di quello per cui si procede. Se il pericolo riguarda la commissione di delitti della stessa specie di quello per cui si procede, le misure di custodia cautelare sono disposte soltanto se trattasi di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni ovvero, in caso di custodia cautelare in carcere, di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni nonché per il delitto di finanziamento illecito dei partiti di cui all’art. 7 della legge 2 maggio 1974, n. 195 e successive modificazioni?"

3 SCHEDA GIALLA: separazione delle carriere dei magistrati. Si chiede lo stop delle cosiddette “porte girevoli”, impedendo al magistrato durante la sua carriera la possibilità di passare dal ruolo di giudice (che appunto giudica in un procedimento) a quello di pubblico ministero (coordina le indagini e sostiene la parte accusatoria) e viceversa. La domanda:

Volete voi che siano abrogati: l’“Ordinamento giudiziario” approvato con regio decreto 30 gennaio 1941, n.12, risultante dalle modificazioni e integrazioni ad esso successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: art.192, comma 6, limitatamente alle parole: “, salvo che per tale passaggio esista il parere favorevole del Consiglio superiore della magistratura” (...); il decreto-legge 29 dicembre 2009, n.193, convertito, con modificazioni, in legge 22 febbraio 2010, n.24 (Interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario), nel testo risultante dalle modificazioni e integrazioni ad essa successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: art.3, comma 1, limitatamente alle parole: “Il trasferimento d’ufficio dei magistrati di cui al primo periodo del presente comma può essere disposto anche in deroga al divieto di passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti e viceversa, previsto dall’art.13, commi 3 e 4, del decreto legislativo 5 aprile 2006, n.160.”?

4 SCHEDA GRIGIA: valutazione degli avvocati sui magistrati. Il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati e della loro professionalità. La domanda: 

Volete voi che sia abrogato il decreto legislativo 27 gennaio 2006, n.25, recante «Istituzione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e nuova disciplina dei consigli giudiziari, a norma dell’art. 1, comma 1, lettera c) della legge 25 luglio 2005, n.150», risultante dalle modificazioni e integrazioni successivamente apportate, limitatamente alle seguenti parti: art.8, comma 1, limitatamente alle parole “esclusivamente” e “relative all’esercizio delle competenze di cui all’art.7, comma 1, lettera a)”; art.16, comma 1, limitatamente alle parole: “esclusivamente” e “relative all’esercizio delle competenze di cui all’art.15, comma 1, lettere a), d) ed e)”?

5 SCHEDA VERDE: riforma Consiglio Superiore della Magistratura. Si chiede che non ci sia più l’obbligo di un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio Superiore della Magistratura. La domanda:

"Volete voi che sia abrogata la legge 24 marzo 1958, n. 195 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della magistratura), nel testo risultante dalle modificazioni e integrazioni ad esso successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: art. 25, comma 3, limitatamente alle parole “unitamente ad una lista di magistrati presentatori non inferiore a venticinque e non superiore a cinquanta. I magistrati presentatori non possono presentare più di una candidatura in ciascuno dei collegi di cui al comma 2 dell’art. 23, né possono candidarsi a loro volta?"

Quando si vota 

Le operazioni di voto nelle sedi elettorali indicate da ogni Comune inizieranno domenica 12 giugno alle ore 7 e termineranno alle ore 23. Dopo le 23 inizierà lo spoglio delle schede. 

Chi può votare

Tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali che abbiano compiuto 18 anni di età al 12 giugno 2022 

Il quorum

Il referendum abrogativo è valido e dispiega i suoi effetti - l'abrogazione delle legge in questione - se ha votato la metà più uno degli elettori aventi diritto, in caso contrario le norme per le quali il quorum non viene raggiunto resteranno in vigore. L'articolo 75 Costituzione stabilisce cioè che la proposta soggetta a referendum è approvata se hanno votato la maggioranza (50%+1) degli aventi diritto al voto e se è raggiunta la maggioranza (50%+1) dei voti validamente espressi.

Cosa serve per votare 

Sono necessari un documento di identità valido (carta di identità o passaporto) e la tessera elettorale valida. Chi ne è sprovvisto o l'ha smarrita può richiederla all'ufficio elettorale del comune di residenza.

Come si vota

L'elettore può apporre:

  • un segno sul SI se desidera che la legge sottoposta a referendum sia abrogata
  • un segno sul NO se desidera che la legge sottoposta a referendum resti in vigore