Milano – Domanda chiama domanda: “Come fa il Pd ad esprimere valutazioni su un bando di gara non ancora pubblicato?”.
Così lo staff del presidente della Regione, Attilio Fontana, ma anche i forzisti Ruggero Invernizzi, sottosegretario alla Digitalizzazione di Palazzo Lombardia, e il capogruppo Fabrizio Figini, replicano alla domanda avanzata martedì da Pierfrancesco Majorino, capogruppo dei Democratici. Il riferimento è al bando di gara che dovrebbe essere pubblicato oggi – giovedì 9 gennaio – a cura di Aria Spa, quello con il quale si va alla ricerca di operatori disposti a cimentarsi nella sperimentazione di una tecnologia satellitare che consenta connessioni a banda ultra larga nelle aree più remote della Lombardia, quelle dove la connessione alla rete rappresente un problema.
La domanda del Pd è se tale bando sia ad immagine e somiglianza del trumpiano Elon Musk e della sua Starlink. Una domanda che origina, a sua volta, da quanto fatto trapelare dall’agenzia americana Bloomberg a proposito della presunta volontà della premier Giorgia Meloni di affidare proprio a Musk una commessa da 1,5 miliardi di euro in ambito militare e, quindi, col coinvolgimento, in questo caso, del Ministero della Difesa.
Quanto alla sperimentazione di una banda ultra larga, da Palazzo Lombardia fanno presente che l’obiettivo di dare una connessione internet di qualità anche alle aree remote è stato inserito da tempo nel piano di sviluppo regionale, che si tratta di “dare un servizio a chi oggi non ce l’ha”, che la delibera della Giunta è del 3 dicembre, che si vuole sfruttare un finanziamento da 5 milioni di euro (sui 6,5 complessivi) del Governo, che non c’è solo Starlink tra le aziende che possono cimentarsi in questa sperimentazione e che le allusioni di Majorino possono avere rilevanza giudiziaria. Da qui la domanda di cui sopra.
Dello stesso tenore i commenti dei forzisti. “Il Pd lombardo, per eseguire gli ordini della segreteria nazionale, attacca Regione Lombardia, rea di voler avviare una sperimentazione virtuale per superare il digital divide. Superare questo annoso problema significherebbe non avere più cittadini e aziende di serie A e di serie B in tema di connessione digitale. E resta da capire come il Pd possa esprimere valutazioni sul contenuto di una gara non ancora pubblicata”: così Figini. “Strano che il Pd parli come sapesse tutto – replica Invernizzi –. L’obiettivo è far arrivare internet nelle zone più impervie. Mai e poi mai il bando è stato scritto per Musk. Ma se la sua azienda risultasse migliore delle altre cosa dobbiamo fare?”.
“Il tema – sottolinea Silvia Roggiani, deputata e segretaria regionale del Pd – non è una valutazione su Musk ma una questione di politica industriale e pubblica. L’Unione Europea sta finanziando una serie di nuovi satelliti, non solo per amplificare la connettività ma anche per affrontare il tema della sicurezza dei dati e dell’utilizzo degli stessi. Sono molte le aziende italiane coinvolte e questo è un grande tema di politica industriale”.