REDAZIONE POLITICA

Rissa al Pirellone, chi è Romano La Russa: dagli “omosessuali malati” agli insulti a Majorino

L’assessore lombardo, fratello di Ignazio, di nuovo al centro delle polemiche per le provocazioni e lo scontro fisico sfiorato in Consiglio regionale con il capogruppo del Pd. Numerose le sue dichiarazioni che hanno fatto discutere

IMAGOECONOMICA1829761-90082840

ROMANO LA RUSSA ASSESSORE REGIONE LOMBARDIA

Romano La Russa di nuovo al centro delle polemiche. Sono anni ormai che l’attuale assessore alla sicurezza di Regione Lombardia, nonché fratello del presidente del Senato Ignazio La Russa, passa alla cronaca più per le polemiche sollevate dalle sue dichiarazioni provocatorie che per per la sua carriera politica. Ultima, in ordine temporale, è stata la rissa sfiorata in Consiglio regionale con il capogruppo PD, Pierfrancesco Majorino.

La vita e la carriera 

Romano La Russa nasce a Paternò (Catania) l’11 gennaio 1952, ma fin da piccolissimo si trasferisce con la famiglia a Milano, crescendo e formandosi all’ombra della Madonnina. Oggi è assessore alla sicurezza della Regione Lombardia nella giunta Fontana. Romano, insieme ai fratelli maggiori Ignazio e Vincenzo, è cresciuto a pane e politica: tutti e tre infatti hanno seguito le orme del padre Antonino che fu segretario del Partito Nazionale Fascista di Paternò negli anni '40 e, nel dopoguerra, senatore del Movimento Sociale Italiano. Ed è proprio da questa corrente, durante gli anni al liceo classico Carducci di Milano, che il più piccolo dei tre La Russa muove i primi passi in politica. Poi, dopo il Movimento Sociale Italiano, passa ad Alleanza Nazionale per finire, successivamente, a Fratelli d'Italia dopo un breve passaggio nel Popolo della Libertà. Durante la sua carriera ha ricoperto ruoli rilevanti, da consigliere comunale fino a Eurodeputato. Oggi è di nuovo assessore di Regione Lombardia dopo una prima parentesi durata dal 2008 al 2012​.

Le dichiarazioni provocatorie e le polemiche

Il recente scontro con Pierfrancesco Majorino, la rissa è stata scongiurata solo dal pronto intervento dei colleghi, si è verificato durante un'accesa discussione in Consiglio regionale su una mozione di censura contro La Russa. Quest'ultimo ha accusato le opposizioni di avere una "matrice violenta", riferendosi agli anni '70, e ha iniziato a provocare il capogruppo del PD: “Tu non potevi certamente esserci, ma vedi i tuoi antenati che invece c’erano almeno avevano il coraggio di affrontare il nemico a viso aperto. Tu probabilmente saresti stato dietro ai tuoi amici, nascosto, a indicare quello cattivo: perché non hai neanche il coraggio!”. La tensione è culminata con un gesto di spinta da parte di La Russa, dopo che Majorino gli aveva strappato il microfono. Ma questa è solo l’ultima delle polemiche scaturite da provocazioni, più o meno volute, di La Russa. Una delle più celebri sicuramente quando definì l'omosessualità una "malattia curabile" durante un'intervista nel 2012, attirando dure critiche da parte della comunità LGBTQ+ e non solo. Più volte ha espresso simpatie per il fascismo, evitando sempre di condannarlo in maniera chiara e assoluta. 

Approfondisci:

Rissa sfiorata in Regione: chi è Pierfrancesco Majorino. La politica fin dal liceo, il Comune e l’elezione a Strasburgo

Rissa sfiorata in Regione: chi è Pierfrancesco Majorino. La politica fin dal liceo, il Comune e l’elezione a Strasburgo

Recentemente, ha fatto discutere anche per commenti sugli scontri a Pisa. Durante una manifestazione pro-Gaza, la polizia ha caricato studenti, molti dei quali minorenni, provocando feriti. Commentando i fatti, La Russa ha accusato la sinistra di utilizzare i giovani come Hamas utilizza donne e bambini per scopi propagandistici, una frase che ha sollevato un'ondata di polemiche. Il paragone è stato condannato da più parti politiche, con proprio Majorino in prima fila a pretendere le sue scuse, ricordando il passato di La Russa come "picchiatore sanbabilino"​.