Marzo, riflettori accesi sulle donne

Al Teatro Carcano un mese di spettacoli al femminile

Lella Costa - Se non posso ballare... Non è la mia rivoluzione

Lella Costa - Se non posso ballare... Non è la mia rivoluzione

Un marzo interamente dedicato alle donne al Carcano, teatro che sin dal suo nascere ha posto al centro il principio del femminile come forza creatrice e pacifica, come forma gentile e aggraziata, come aspirazione all’inclusione e gioco lieve dell’intelligenza.

Torna in quest’ottica lo spettacolo manifesto del Carcano, quello che ha suggellato l’incontro tra Costa e Sinigaglia, Se non posso ballare... non è la mia rivoluzione (19-23 marzo 2025) con la regia di Serena Sinigaglia: 100 donne evocate da Lella Costa con brevi accenti, più di una al minuto, a significare quanto è vasta l’incidenza del pensiero femminile nella storia.

Torna a grande richiesta dopo il successo dello scorso anno Stai zitta! (27-30 marzo 2025) con Antonella Questa, Valentina Melis e Lisa Galantini: le “frasi che non vogliamo più sentirci dire” contenute nell’omonimo libro di Michela Murgia offrono terreno per la riflessione sulle tematiche femministe, un invito a combattere gli stereotipi di genere con le attrici ed attiviste.

Antonella Questa, Valentina Melis e Lisa Galantini - Stai zitta!
Antonella Questa, Valentina Melis e Lisa Galantini - Stai zitta!

Fra documento storico ed ironia si muove Paola Minaccioni in Elena, la matta (27 febbraio-2 marzo 2025), vestendo i panni di Elena, la “matta” del ghetto ebraico di Roma, che ci conduce in un emozionante viaggio nell’Italia della seconda guerra mondiale.

Paola Minaccioni - Elena, la matta
Paola Minaccioni - Elena, la matta

Mariangela d’Abbraccio con Gabriele Anagni, Pavel Zelinskiy e Elisabetta Mirra, diretti da Pier Luigi Pizzi, sarà in scena con Lo zoo di vetro (5-9 marzo 2025), capolavoro della drammaturgia americana di Tennessee Williams in cui si avvicendano i fragili personaggi intrappolati in un simbolico zoo di vetro.

Mariangela D'Abbraccio - Lo zoo di vetro
Mariangela D'Abbraccio - Lo zoo di vetro

Chiaroscuro - Voce e corpo per Artemisia Gentileschi (11 marzo 2025) di Gaetano Colella con la regia di Andrea Chiodi vede in scena le cinque protagoniste della Compagnia Piccolo Canto dare corpo e voce ad Artemisia, ai suoi dipinti e ai personaggi che l’hanno circondata, ammirata, umiliata, amata, offesa.

Chiaroscuro - Voce e corpo per Artemisia Gentileschi
Chiaroscuro - Voce e corpo per Artemisia Gentileschi

Veronica Pivetti, moderna Mary Shelley, ne L’inferiorità mentale della donna (13-16 marzo 2025), che prende ispirazione dal trattato del secolo scorso di Paul Julius Moebius, un evergreen del pensiero reazionario, racconta l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna – la donna – accompagnata dal musicista Anselmo Luisi.

Veronica Pivetti - L’inferiorità mentale della donna
Veronica Pivetti - L’inferiorità mentale della donna

Carlotta Vagnoli, femminista 2.0 seguita da moltitudini di giovani, in Una stanza tutta per noi (17 marzo 2025) conduce un approfondito dialogo su ciò di cui avevano bisogno le scrittrici del passato per poter esercitare la propria arte e su quali siano le necessità delle autrici contemporanee per continuare a farlo.

Carlotta Vagnoli - Una stanza tutta per noi
Carlotta Vagnoli - Una stanza tutta per noi

La fisica Gabriella Greison racconta, in La donna della bomba atomica (24 marzo 2025) la storia inedita di Leona Woods, la più giovane fisica assunta a lavorare al più grande evento scientifico della storia dell’umanità: il Progetto Manhattan di Oppenheimer e di Fermi.

Gabriella Greison - La donna della bomba atomica
Gabriella Greison - La donna della bomba atomica