Rho (Milano), 10 aprile 2020 - Nessun segno di colluttazione sui corpi di Terens Cacici e Gina Lorenzo Rota, la coppia vittima dell’omicidio-suicidio di giovedì scorso a Rho. L’autopsia, eseguita sui corpi del 38enne e della 52enne, ha confermato il rilie o del primo esame del medico legale: non ci sono ematomi o altri segni che lascino intendere che prima degli spari ci sia stato un diverbio violento tra i due.
Un litigio sì, come confermato da un vicino di casa, ma nessuna colluttazione. L’uomo ha impugnato un revolver special calibro 38, prima ha sparato alla compagna, poi si è tolto la vita. Un solo colpo alla tempia per entrambi. I carabinieri della Compagnia di Rho, che svolgono le indagini, sono in attesa del risultato dello stub sull’omicida.
Il movente ? Avrebbe agito per gelosia. Dalle testimonianze raccolte in questi giorni è trapelato che lui voleva una relazione in esclusiva, ma la donna non riuscita ad allontanarsi del tutto dal marito, da cui era separata. Resta invece il mistero della pistola, il cittadino residente in provincia di Como, al quale l’arma era intestata ha riferito ai militari rhodensi di averla venduta mesi fa, ma di non ricordare il nome del compratore. Per questo viene denunciato per omessa dichiarazione di cessione. Sarà difficile dunque per gli inquirenti capire da chi e quando il 38enne ha acquistato la pistola.