Laura De Benedetti
Salute

Salvare il pianeta: dal Politecnico di Milano la dieta che fa bene alla Terra (e alle persone)

La ricerca curata da Maria Cristina Rulli e già premiata lo scorso novembre all'Onu, è stata pubblicata su Nature Sustainability: propone un modello di redistribuzione intelligente delle colture sul pianeta e una nuova alimentazione in grado di ridurre il consumo d'acqua di quasi l'80%

Maria Cristina rulli del Politecnico di Milano premiata all'Onu per aver guidato una ricerca che indica la dieta ideale per il pianeta e per le persone, risparmiando una risorsa preziosa come l'acqua

Maria Cristina rulli del Politecnico di Milano premiata all'Onu per aver guidato una ricerca che indica la dieta ideale per il pianeta e per le persone, risparmiando una risorsa preziosa come l'acqua

Milano, 16 gennaio 2025 – Maria Cristina Rulli, ricercatrice del Glob3Science Lab del Politecnico di Milano ha guidato una ricerca sul modello alimentare globale ed ha creato una dieta salutare per il pianeta e per le persone. Lo studio raggiunge una riduzione del 78% del consumo d'acqua per produzione agricola sulla Terra e della 40% delle aree coltivate, prevedendo una redistribuzione intelligente delle colture su tutto il pianeta, sostenute da politiche adeguate ma anche previa accettazione e condivisione sociale. Se pianeta e persone seguissero questo modello, riducendo gli alimenti di origine animale e aumentando quelli di origine vegetale, con solo un incremento di circa il 10%dell'export e di meno del 5% dei costi alimentari, i benefici ambientali e nutrizionali sarebbero elevati. Lo studio ha avuto una tale risonanza ed apprezzamento che Rulli è stata insignita di un importante premio internazionale lo scorso 8 novembre 2024 alle Nazioni unite mentre in questi giorni il suo studio è stato pubblicato su Nature Sustainability, il segmento Sostenibilità della prestigiosa rivista Nature.   

Maria Cristina Rulli, del Politecnico di Milano mentre ritira il premio sulla sua ricerca sulla 'dieta' per il pianeta (e per le persone), vero e proprio modello di sostenibilità
Maria Cristina Rulli, del Politecnico di Milano mentre ritira il premio sulla sua ricerca sulla 'dieta' per il pianeta (e per le persone), vero e proprio modello di sostenibilità

La sfida: una dieta salutare per la Terra

È possibile alimentare il pianeta con diete salutari riducendo l'uso di terra e acqua? Uno studio condotto da ricercatori del Glob3science Lab del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano e pubblicato su Nature Sustainability, propone un modello globale per ottimizzare l'uso delle risorse agricole e idriche, rendendo sostenibile l'adozione della dieta di riferimento EAT-Lancet.

Eat Lancet, che cos’è

Si tratta di un modello alimentare basato su principi scientifici che mira a migliorare la salute umana e ridurre l'impatto ambientale della produzione alimentare. Essa prevede un equilibrio tra cibi di origine vegetale, come cereali integrali, frutta, verdura, legumi e frutta secca, e una quantità limitata di alimenti di origine animale. Tuttavia, fino ad oggi, non era chiaro come il sistema cibo dovesse essere riorganizzato affinché tale dieta potesse essere adottata su scala mondiale senza compromettere le risorse naturali. Utilizzando un modello agro-idrologico integrato con analisi di ottimizzazione, i ricercatori hanno esplorato sei scenari dietetici specifici per paese. La redistribuzione delle colture e il miglioramento dei flussi commerciali potrebbero ridurre del 37-40% le aree coltivate globali e del 78% il consumo di acqua per irrigazione, consentendo al contempo di soddisfare gli obiettivi nutrizionali della dieta EAT-Lancet.

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Più export 11% ma più salute per il pianeta e per tutti

Il modello evidenzia che l'adozione globale di questa dieta richiederebbe un aumento del commercio alimentare internazionale, portando la quota di produzione destinata all'export dal 25% al 36%. Sul fronte economico, si stima un aumento del 4,5% dei costi alimentari, a fronte di significativi benefici ambientali e nutrizionali. "Questo studio dimostra che è possibile garantire diete salutari e sostenibili per tutti, proteggendo le risorse fondamentali del pianeta" afferma la professoressa Maria Cristina Rulli, coordinatrice dello studio. "La nostra ricerca suggerisce che una redistribuzione intelligente delle colture e una migliore gestione dei flussi commerciali potrebbero migliorare l'efficienza dell'uso delle risorse agricole e idriche su scala globale. Tutto questo però, per essere messo in atto, ha bisogno sia di politiche adeguate che sostengano tale riorganizzazione del sistema cibo anche economicamente sia di accettazione e condivisione sociale, nonché di processi di co-creazione coi produttori locali per ciò che attiene la redistribuzione delle colture".

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Premio internazionale per Maria Cristina Rulli all’Onu

L'8 novembre scorso, Maria Cristina Rulli del Glob3science Lab del Politecnico di Milano e Paolo D'Odorico dell'Università della California, Berkeley, sono stati insigniti del Prince Sultan Bin Abdulaziz International Prize for Water presso le Nazioni Unite. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato per le loro analisi innovative sul legame acqua-energia-cibo, che offrono soluzioni concrete per una gestione sostenibile delle risorse idriche, rispondendo alle sfide globali di un mondo in continua evoluzione.